La manutenzione condition-based dell’infrastruttura elettrica, con monitoraggio costante da remoto e supporto mirato, sfrutta tutto il potenziale della trasformazione digitale in fabbrica garantendo resilienza e continuità operativa.
Competitività, flessibilità e sostenibilità dell’industria hanno molto a che vedere con la manutenzione condition-based. Un approccio innovativo e digitale che si affida all’analisi continua delle condizioni ambientali e funzionali degli asset per agire preventivamente. L’attenzione si sposta così dai classici interventi programmati – utili, ma non sempre necessari – a una manutenzione che accompagna e monitora l’intero ciclo di vita di un impianto, subentrando solo quando serve. Tagliando i costi, ottimizzando le operazioni ed evitando gravosi periodi di fermo.
Perché applicarla anche ai sistemi di distribuzione elettrica?
Mai come oggi, in Italia, il tema energetico domina scelte e strategie del settore industriale. Un tassello importante di questa urgenza di efficientamento viene dalla gestione e dall’ottimizzazione real-time dell’infrastruttura. La distribuzione elettrica è infatti il cuore dell’attività di ogni impresa, in quanto alimenta impianti e macchine, garantisce la continuità operativa e contribuisce alla sicurezza degli addetti e delle risorse di fabbrica. Ma soprattutto contribuisce, nel bene o nel male, alla sua efficienza complessiva.
Più resilienza con la manutenzione condition-based
La domanda è lecita: non basta integrare un valido sistema di energy management? Le tecnologie di gestione dell’energia forniscono sicuramente una corretta visione della rete elettrica. Ma quando aumenta la complessità, può diventare difficile sfruttarle appieno. Anzi, si rischia di perdere i dati raccolti, unico e prezioso strumento di consapevolezza per le attività aziendali.
Qui entra in gioco l’idea di manutenzione che combina efficacemente assistenza da remoto e presenza in loco. Al centro c’è la connettività, orientata alla valorizzazione della convergenza digitale anche nelle strategie più evolute di prevenzione del rischio.
Il ruolo del service nella distribuzione elettrica
Come concretizzare tutto questo? Integrando manutenzione tradizionale, piattaforme digitali con servizi personalizzati e consulenza. Andando così a migliorare le prestazioni complessive degli impianti elettrici connessi. Un adeguato piano di assistenza permette infatti di allungare la vita utile degli impianti, grazie al controllo della qualità dell’alimentazione elettrica. Ma anche di ridurre i tempi di fermo con strumenti capaci di individuare, anche da remoto, i possibili problemi.
Altrettanto strategica, la possibilità di stabilire specifici percorsi di rinnovamento, revamping o sostituzione. Insomma, fare manutenzione basata sulle condizioni significa stare tranquilli, sia che si tratti di un sistema implementato internamente sia che si scelga di affidarsi in parte o del tutto a un team esterno.
I 6 step di un piano di assistenza dinamico
Il controllo costante dello stato di salute di ogni componente dell’impianto elettrico aiuta dunque ad anticipare i problemi. E dunque i potenziali tempi di inattività non pianificati. Come funziona concretamente questo processo dinamico e adattivo?
I passaggi di una giusta manutenzione condition-based sono sostanzialmente sei:
manutenzione del sistema di gestione dell’energia: stato operativo, backup del database, controllo delle versioni di firmware e software;
acquisizione dati: le informazioni vengono estratte in loco o da remoto dal sistema di gestione dell’energia e successivamente caricati su un cloud sicuro;
analisi: una figura esperta esamina i dati per identificare potenziali problemi;
reportistica: l’esperto interpreta e riassume le questioni rilevanti e pianifica la gestione dei risultati;
problemi corretti: sulla base del report e della guida degli esperti, i problemi vengono classificati per priorità e affrontati in modo efficiente nelle attività di manutenzione;
follow-up: le azioni correttive vengono riesaminate per assicurare la corretta risoluzione dei problemi, fornendo ulteriori indicazioni se necessario.
Ulteriori vantaggi della manutenzione elettrica IoT
Il primo beneficio dell’approccio sopra descritto è legato al monitoraggio da remoto, capace di evidenziare in tempo reale qualsiasi anomalia comportamentale sia a breve sia a lungo termine. Ciò significa essere avvertiti prima che la situazione degeneri. Inoltre, quando scatta un allarme automatico, gli esperti dedicati procedono con l’identificazione e la gestione del problema. Il personale dell’impianto, invece, può continuare a concentrarsi sui tradizionali cicli periodici di manutenzione, ottimizzando tempi e costi.
In caso, poi, la risoluzione del problema avviene anche in poche mosse, tramite procedure guidate da remoto. L’utilizzo di moderni strumenti come tablet, telecamere e realtà aumentata consente infatti agli operatori qualificati del service di indicare al personale aziendale come attuare l’effettiva riparazione del guasto.
Perché scegliere un EcoStruxure Service Plan
I benefici sono indubbi, ma un servizio efficace di manutenzione condition-based può non essere semplice da ottenere nelle realtà medio-piccole o dove ci sono risorse tecniche limitate. Ecco perché Schneider Electric ha lanciato gli EcoStruxure Service Plan. Diversi pacchetti di “condition-based maintenance” (CBM) volti a concretizzare questa resilienza supportando i clienti industriali in ogni passo.
Spingendosi oltre i tradizionali servizi sul campo, questi piani di assistenza si avvalgono di prodotti connessi: apparecchiature nuove ed esistenti integrate in ottica digitale. Su questa solida base si fondano le strategie manutentive su condizione, abilitate dalle analytics e dai servizi digitali della piattaforma EcoStruxure. Le informazioni ricavate dai dati si uniscono dunque all’esperienza maturata da Schneider Electric nel settore, migliorando la gestione, la sicurezza e la sostenibilità degli asset energetici
Due servizi di assistenza dedicati
Nello specifico contesto della distribuzione elettrica, le proposte per la manutenzione condition-based sono due. EcoStruxure Service Plan Electrical Asset Management offre soluzioni per manutenzione programmata preventiva, diagnostica e manutenzione preventiva/correttiva non programmata. Le funzioni di analisi, benchmarking e reporting ottimizzano l’efficienza e l’impiego delle risorse.
L’offerta EcoStruxure Power Advisor comprende anche servizi digitali per implementare le prestazioni dell’approvvigionamento energetico, soprattutto in grandi siti e infrastrutture. Infatti, combina la consulenza degli esperti con l’adozione di algoritmi evoluti. Questi ultimi, applicati ai dati raccolti dai sistemi di monitoraggio, permettono di avere un approccio proattivo e mirato in tema di alimentazione elettrica.
In entrambi i casi, i vantaggi sono concreti. L’adozione di piani di servizio dinamici di questo tipo, infatti, può ridurre fino al 75% il rischio di guasti elettrici, tagliando al contempo del 40% le attività di manutenzione.
L’autrice del post: Alessia Varalda
Alessia Varalda è ingegnere elettrotecnico, writing and editor consulting, fotografa e blogger.
Appena laureata si è dedicata alla realizzazione di impianti elettrici per poi spostarsi nel mondo delle energie rinnovabili che ama tantissimo. Ha avuto la possibilità di scrivere e seguire il mondo dell’energia tradizionale e rinnovabile grazie ad una casa editrice tecnica. Ha quindi deciso di seguire “l’elettricità” sotto punti di vista diversi. Per circa 13 anni si è occupata de “Il Giornale dell’Installatore Elettrico”, prima come redattore, poi come responsabile della rivista.
Ha seguito, coordinato e realizzato contenuti per altre riviste: Impianti + Rinnovabili, Tecnologie Elettriche, Percorsi Illuminazione e Tis (Il Corriere IdroTermoSanitario). Inoltre ha realizzato due monografie sulle rinnovabili dal titolo Sole Acqua Aria e Acqua. Si è occupata di energia, di illuminazione, di climatizzazione e di rinnovabili. Ha organizzato corsi di formazione, convegni ed eventi legati all’energia e all’integrazione.
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