Un’analisi di agosto 2020 del Centro Studi di Confindustria e del Ministero delle Finanze ha evidenziato come il 16% degli investimenti in macchinari in Italia siano stati dovuti, nel 2017, al Piano Industria 4.0, con ricadute molto positive anche a livello occupazionale.
Questo Piano ha sicuramente rilanciato gli investimenti nel nostro Paese ma quanto i suoi benefici hanno impattato direttamente i costruttori di macchine (OEM)? Ricordiamo che il beneficio era erogato nella forma di iper-ammortamento a chi acquistasse una macchina con determinate caratteristiche legate alle tecnologie abilitanti.
Oggi il Piano Industria 4.0 si chiama Transizione 4.0. Oltre al cambio del nome, porta con sé tante importanti novità, anche e soprattutto a vantaggio degli OEM. Scopriamole insieme!
1. Credito di imposta invece di iper-ammortamento
Anzitutto, il Piano Transizione 4.0 introduce il credito di imposta, anziché l’iper-ammortamento, misura ritenuta adatta ad una platea maggiore di aziende potenzialmente beneficiarie.
Per il costruttore, il beneficio per l’anno 2022 consiste in un vantaggio competitivo sul mercato fino al 40% del valore della macchina stessa, se conforme a quanto richiesto dal Piano Transizione 4.0 (fa fede l’Allegato A alla legge 232/2016).
2. Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo
Il Piano Transizione 4.0 conferma il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, che includono anche lo sviluppo di prototipi di nuove macchine da vendere sul mercato, per la quale attività gli OEM possono risparmiare fino al 20% di costi.
3. Credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica
Il Piano Transizione 4.0 introduce il credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica finalizzate all’innovazione digitale 4.0 e alla transizione ecologica: qualche esempio?
Un costruttore di macchine che voglia inserire un’applicazione di realtà aumentata (EcoStruxure Augmented Operator Advisor) e/o di raccolta dati su cloud per il monitoraggio costante delle condizioni di lavoro (EcoStruxure Machine Advisor), beneficerà di un risparmio del 15% sulle ore del personale impiegato a tale scopo.
Un costruttore di macchine che voglia invece mettere sul mercato una macchina sostenibile potrà risparmiare fino al 90% delle spese sostenute esternamente all’azienda per effettuare questa analisi. Ad esempio, se eseguirà un’analisi del ciclo di vita (LCA) e applicherà azioni migliorative dell’impatto sull’ambiente e sulle persone. Tutto questo introducendo sul mercato una macchina più sostenibile rispetto al passato, che aiuti anche il suo utilizzatore a realizzare un prodotto finale più sostenibile.
4. Il Piano Transizione 4.0 conferma il bonus per la Formazione 4.0
Un’azienda che iscriva il suo personale interno a corsi di formazione su vendita, informatica e tecnologie di produzione, può risparmiare fino al 50% sulle ore uomo dei dipendenti durante la partecipazione ai corsi.
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L’autore del post: Marco Gamba
Laureato in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Torino nel 2008, in quello stesso anno ha iniziato la mia carriera lavorativa presso Schneider Electric.
Si occupa di innovazione nella Business Unit Industrial Automation. Tra i principali incarichi del ruolo attuale si possono considerare la nascita e la successiva promozione in Italia dell’approccio Smart Manufacturing di Schneider Electric, la divulgazione dei benefici ottenibili tramite il Piano Industria 4.0 – oggi Transizione 4.0 – e, più in generale, la gestione di progetti innovativi di digitalizzazione delle macchine e delle industrie e di sostenibilità.
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