Ripensare gli edifici: 4 sfide del building management

Fruizione sicura degli spazi, salute e coinvolgimento degli occupanti, nuovi fabbisogni energetici: cosa richiede il building management oggi

Building management in tempo di pandemia. Come gestire efficacemente edifici che cambiano, nell’operatività e nelle abitudini degli occupanti? La situazione globale degli ultimi mesi ha certamente imposto al settore dell’edilizia e degli impianti un nuovo modo di lavorare. E soprattutto lo sviluppo, in tempi brevi, di nuove soluzioni per gli edifici connessi.

Mentre si cerca di tornare alla normalità, la trasformazione strutturale e sociale in atto ci spinge a ripensare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli più sicuri. Sul fronte operativo, inoltre, il minore tasso di occupazione dei building porta alla rimodulazione degli spazi e, di conseguenza, della gestione energetica. Ma, soprattutto, la connettività di uffici e aziende si estende – probabilmente in modo permanente – al posto di lavoro degli smart worker. I mesi trascorsi hanno accelerato la trasformazione degli edifici in edifici connessi digitalmente.

Building management: quali esigenze e come soddisfarle

Come tradurre queste nuove esigenze nella concretezza operativa di un edificio? Partiamo da distanziamento sociale, gestione dello spazio, ricambio d’aria ed efficienza: le soluzioni per vincere queste sfide operative ci sono. Non partiamo da zero.

Per ritrovare una nuova normalità all’interno degli edifici, proprietari e facility manager devono rispondere a quattro temi chiave:

  1. sicurezza degli spazi;
  2. benessere degli occupanti;
  3. engagement delle persone;
  4. efficienza operativa.

Organizzare spazi sicuri e monitorare il distanziamento

Quando abbiamo iniziato a “ripopolare” gli edifici, è stato necessario risolvere criticità legate all’occupazione delle sale riunioni e degli uffici, con tutte le valutazioni sul distanziamento delle scrivanie. La prima sfida del building management oggi è dunque quella di monitorare e gestire il distanziamento sociale.

Fortunatamente non bisogna farlo manualmente: esistono strumenti digitali per la gestione dello spazio e l’ottimizzazione della forza lavoro che consentono di controllare la corretta distanza, le soglie di occupazione e i requisiti delle attrezzature. Strumenti che supportano nell’adattarsi a nuove norme, regolamenti, linee-guida e policy aziendali.

Benessere e salute degli occupanti

Il secondo step è quello di assicurare all’interno degli edifici un’aria salubre, incrementandone sicurezza e qualità. Anche in questo caso, la tecnologia viene in aiuto con strumenti di monitoraggio e analisi basati su dati in tempo reale, che consentono di dare risposte veloci e mirate. È possibile infatti:

  • monitorare e controllare l’adeguato ricircolo dell’aria per prevenire mandate eccessive e prolungate, mantenere adeguati livelli di CO2 e definire livelli di temperatura ottimali;
  • mantenere livelli di umidità adeguati;
  • migliorare la qualità dell’aria monitorando ed espellendo le sostanze organiche volatili (VoC).

Installare comandi touchless ed effettuare la sanitizzazione periodica sono le ulteriori risposte per vincere questa sfida.

Comunicazione trasparente per coinvolgere le persone

Se da un lato è importante rendere gli edifici più sicuri, dall’altro è fondamentale comunicare sicurezza e offrire informazioni trasparenti sullo stato dell’edificio e sui miglioramenti tecnologici apportati. Utile anche condividere i livelli di occupazione, in modo da fornire alle persone indicazioni precise sulle postazioni da utilizzare, implementando la rotazione tra casa e ufficio durante le fasi di ritorno alla normalità.

Grazie ad apposite app è possibile fornire aggiornamenti puntuali, assistere il personale tramite il tracciamento dei contatti e consentire una navigazione più semplice all’interno dell’edificio.

Efficienza energetica e operativa

Ovviamente il processo di adattamento alla nuova normalità non riguarda solo le persone, ma significa sfruttare le peculiarità dell’edificio e utilizzarne al meglio le risorse. L’obiettivo è ottimizzare i consumi energetici e aumentare comfort ed efficienza energetica.
Le nuove tecnologie digitali consentono di monitorare gli impianti presenti. I sistemi HVAC, per esempio, possono incrementare la ventilazione e intervenire sul controllo di temperatura e umidità, mentre l’infrastruttura elettrica può gestire al meglio l’energia in funzione delle presenze.

La soluzione è nella digitalizzazione

Raggiungere questi quattro obiettivi può sembrare una sfida complessa e difficile da vincere. Quanti e quali prodotti selezionare? Con chi bisogna interfacciarsi? Come integrare le tecnologie necessarie? La risposta è nella trasformazione digitale. Integrare prodotti smart, soluzioni e impianti consente infatti di centralizzare il controllo di tutti gli asset dell’edificio e delle relative variabili.

Fortunatamente, non è necessario “assemblare” una serie di soluzioni a sé stanti. Schneider Electric offre EcoStruxure for Building, un’unica architettura multi-livello che soddisfa tutti e quattro gli obiettivi. EcoStruxure unisce building management, distribuzione dell’energia, IT e altre infrastrutture chiave in un sistema intelligente. Una piattaforma connessa capace di identificare eventuali malfunzionamenti, potenziare l’efficienza operativa e garantire performance ottimali.

Tag: , , ,

Aggiungi un commento

Tutti i campi sono richiesti.