Bertrand Jallerat, proprietario di Grand Monarque, illustra il suo approccio alla ristrutturazione energetica di un edificio storico.
di Manish Kumar
Mentre il mondo si muove verso il raggiungimento degli obiettivi di emissioni nette di carbonio pari a zero, la consapevolezza delle opportunità che può offrire il retrofit degli edifici continua a crescere. Indipendentemente dalle dimensioni dell’edificio, l’ottimizzazione dei costi è essenziale per perseguire l’efficienza energetica.
Le recenti normative europee legate alle prestazioni energetiche degli edifici, come la Direttiva EPBD, richiedono l’obbligo di uso di sistemi di gestione dell’energia per tutti gli edifici nuovi, esistenti o oggetto di ristrutturazione a partire dal 1 gennaio 2025, nel caso abbiano un carico energetico superiore a 290 kW. Questo scenario sta creando nuove opportunità per soluzioni di efficienza energetica e operativa personalizzate nei settori retail, ospitalità, sanità e del terziario, grazie anche allo scenario di incentivi fiscali e finanziari che premiano gli investimenti in questa direzione. In alcuni paesi europei questo obbligo si applica anche per taglie di edifici con carico energetico inferiore ai 290kW.
Schneider Electric ha individuato tre scenari di retrofit, ciascuno caratterizzato da differenti livelli di intervento, vari gradi di ritorno sugli investimenti (ROI), interventi sempre più estesi sulla struttura e un impatto crescente sulla riduzione delle emissioni di carbonio. Questi scenari offrono un percorso strategico per aggiornare gli edifici in modo sostenibile:
1. Interventi leggeri per la conformità e l’efficienza: per edifici recentemente rinnovati e che richiedono interventi minimi per l’ottimizzazione dei sistemi esistenti.
Si prevedono miglioramenti fino al 45% in termini di riduzione del consumo di energia e di emissioni di carbonio.
2. Retrofit di media entità per aumentare la competitività nel mercato: ideale per edifici con sistemi più datati per ottenere ulteriori risparmi, va considerato che richiede un livello più alto di investimento e maggiori disagi operativi.
Si prevedono miglioramenti fino all’85% in termini di riduzione del consumo di energia e di emissioni di carbonio.
3. Ristrutturazioni profonde per guidare il mercato: per edifici in mercati altamente competitivi che necessitano di interventi strutturali profondi per portare gli asset il più vicino possibile agli obiettivi net-zero nel più breve tempo possibile.
Si prevedono miglioramenti superiori all’85% in termini di riduzione del consumo di energia e di emissioni di carbonio.
Un esempio di successo di una di queste strategie di retrofit si trova a Chartres, in Francia, dove il Grand Monarque, un hotel 4 stelle ospitato in un edificio di 600 anni, ha scelto la soluzione EcoStruxure for Small-Medium buildings per un approccio di “intervento leggero” per la conformità e l’efficienza energetica come primo passo nel suo percorso di decarbonizzazione. Ho recentemente parlato con Bertrand Jallerat, proprietario del Grand Monarque, per discutere l’approccio adottato nel rinnovamento energetico di questo edificio storico e di grande valore culturale.
Cosa ha motivato il piano di rinnovamento energetico del Grand Monarque?
Il Grand Monarque si trova in un edificio di 600 anni, quindi abbiamo deciso di rinnovarlo, portandolo nel XXI secolo in modo responsabile. La sostenibilità e le pratiche sostenibili sono al centro della nostra visione. Siamo certificati EcoCert da 15 anni e siamo tra i primi ad aver adottato il marchio Green Key, uno standard di eccellenza nel settore del turismo sostenibile per alloggi e ristoranti. Di recente abbiamo avviato un audit energetico, il Diag Eco-Flux, sostenuto da BPI e ADEME, per un’analisi completa per individuare come ottimizzare i costi operativi e ridurre significativamente il nostro impatto ambientale.
Anche la crescente crisi energetica ci ha spinti verso soluzioni sostenibili. Avevamo bisogno di capire meglio i modelli di consumo e di ottenere informazioni sull’utilizzo di energia delle nostre infrastrutture. Identificare le strutture e i processi che consumano più energia ci ha permesso di sviluppare piani d’azione efficaci e continui. La nostra sfida era la mancanza di visibilità su dove e come veniva consumata l’energia nell’edificio. Questo aspetto è diventato cruciale quando i costi dell’elettricità sono passati da 80 a 650, 700 o addirittura 750 Euro.
Può parlarci del vostro processo di rinnovamento energetico fino ad oggi?
Abbiamo collaborato con B2Ei, il nostro Schneider Electric EcoXpert partner, per identificare e scegliere la soluzione giusta per le nostre esigenze. Si è trattato di un audit preliminare dell’hotel, che ha portato a un piano d’azione per l’efficientamento energetico e la decarbonizzazione. Poi è stata la volta della digitalizzazione dei nostri impianti elettrici, in modo da poter misurare il consumo energetico, identificare le aree di risparmio e ottimizzarle.
A questo punto ci è stata presentata la soluzione EcoStruxure Energy Hub, creata su misura per gli edifici di medie dimensioni come il nostro hotel. Si tratta di un sistema di gestione dell’energia integrato digitalmente, progettato per aumentare la consapevolezza dei consumi energetici con capacità di analisi delle prestazioni e di benchmarking. L’installazione è avvenuta senza problemi ed è stata resa operativa in un solo giorno per fornire un accesso immediato ai dati energetici. Dopo l’installazione, abbiamo incontrato il team di Schneider Electric per analizzare le prime tendenze di consumo energetico. Abbiamo scoperto che potevamo determinare il consumo energetico teorico e misurare con precisione il consumo effettivo. Con questi dati il tecnico della manutenzione dell’hotel, osservando il consumo energetico giornaliero, può mettere a punto i controlli.
Attualmente stiamo lavorando a un’implementazione per migliorare il nostro sistema e renderlo ancora più efficiente. Stiamo anche cercando di estendere la soluzione a tutti i nostri team operativi, in modo che possano analizzare i loro modelli di utilizzo e supportare le loro interpretazioni per attuare azioni tempestive e rapide.
Quali tecnologie avete utilizzato per la ristrutturazione?
Abbiamo installato sensori di energia PowerLogic PowerTag e gateway EcoStruxure Panel Server, soluzioni wireless e all’avanguardia con un ingombro minimo nel quadro. Questi dispositivi raccolgono dati granulari sull’utilizzo di energia da vari punti della nostra infrastruttura elettrica.
Schneider Electric ha fornito la soluzione EcoStruxure Energy Hub con sensori energetici, contatori e gateway IoT, consentendo il monitoraggio e l’analisi dei dati in un cruscotto di facile utilizzo. Questo ci ha permesso di visualizzare e analizzare con precisione i nostri modelli di consumo energetico. Identificando le apparecchiature in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, abbiamo ottenuto una chiara visibilità per concentrare i nostri sforzi di ottimizzazione energetica e ridurre il consumo complessivo. Dopo soli 2 mesi, abbiamo notato che la vasca idromassaggio della spa consumava grandi quantità di elettricità di notte, quando non era in uso.
Dopo la ristrutturazione, quali sono stati i risultati del risparmio energetico?
Sebbene siamo ancora agli inizi, è apparso evidente che una parte significativa del nostro consumo energetico poteva essere attribuita a due aree chiave: le aree dedicate agli ospiti (ad esempio, spa, piscina, HVAC e illuminazione delle camere) e le zone a servizio della ristorazione (ad esempio, refrigerazione e HVAC). Questi dati hanno fornito una chiara direzione su cui concentrare i nostri sforzi di ottimizzazione energetica e iniziare ad agire per controllare quando e dove l’hotel consumava energia. Di conseguenza, EcoStruxure Energy Hub ci ha permesso di risparmiare almeno il 15% sui costi energetici nei primi 6 mesi. In seguito, abbiamo in programma di apportare miglioramenti strutturali per arrivare a ridurre i nostri consumi di almeno il 40% entro il 2030.
Come è stato misurato il risparmio energetico?
Volevamo iniziare a lavorare sulla programmazione e sul controllo, quindi abbiamo condotto un audit energetico che ci ha fornito alcuni elementi utili su cui iniziare. Una cosa è voler ridurre i consumi, ma è anche necessario rispettare le norme che regolano il sistema di controllo dell’automazione degli edifici (BACS).
Anche se sono solo 6 mesi che utilizziamo la soluzione EcoStruxure Energy Hub, il nostro personale ha già una concreta consapevolezza del suo utilizzo. Nei primi 2 mesi abbiamo osservato un consumo considerevole al di fuori degli orari di lavoro tipici. Per esempio, dopo aver spento la vasca idromassaggio dell’hotel di notte, abbiamo scoperto che anche la ventilazione integrata della vasca non funzionava di notte, con conseguente deterioramento della vernice all’interno della spa.
Abbiamo iniziato a lavorare con il nostro rappresentante di Schneider Electric per impostare una variazione di velocità per le pompe della vasca idromassaggio, in modo da ridurre i consumi e consentire alla ventilazione di continuare a funzionare. Stiamo ancora scoprendo altre aree in cui possiamo intervenire per ridurre il consumo energetico dell’hotel.
Abbiamo scoperto che la cucina è il nostro secondo settore di maggiore consumo. Qui abbiamo rilevato un elevato consumo di energia durante la notte; forse l’unità di refrigerazione sta lavorando troppo? Stiamo quindi lavorando con i nostri chef per ridurre il consumo di energia nella cucina del ristorante, ad esempio accendendo i forni più tardi al mattino. I nostri sforzi di riduzione dell’energia sono in corso, man mano che acquisiamo maggiore visibilità sui consumi energetici del Grand Monarque.
Quali sono state le principali sfide incontrate durante la ristrutturazione energetica?
Sebbene l’installazione sia stata facile e veloce, la nostra sfida principale è stata far familiarizzare il personale con la nuova soluzione. Un’altra sfida è quella di avere un team che possa continuare a sviluppare le competenze di analisi energetica, capire come consumiamo e quali azioni intraprendere per migliorare l’efficienza o ridurre i consumi.
Quali consigli darebbe ad altre aziende che stanno valutando una ristrutturazione energetica simile?
Non esitate a iniziare con una ristrutturazione energetica leggera per ottimizzare le prestazioni dei sistemi esistenti. L’investimento iniziale è più contenuto, le interruzioni sono minime, il ritorno sull’investimento è elevato e i benefici immediati sono la riduzione del consumo energetico e la diminuzione dell’impatto sulle emissioni di anidride carbonica. Inoltre, vorrei incoraggiare gli altri a familiarizzare con le nuove soluzioni energetiche, come EcoStruxure per gli edifici di piccole e medie dimensioni, e ad assicurarsi una persona dedicata all’analisi di questi nuovi rapporti di dati
Quali sono le innovazioni o i piani energetici futuri di Grand Monarque?
I nostri prossimi passi saranno il miglioramento dell’isolamento dell’edificio (nelle pareti e nelle aperture), l’installazione di pannelli fotovoltaici e il controllo del flusso d’aria, per controllare i danni da umidità, ridurre le perdite di energia e garantire il comfort e la salute degli occupanti.
Inoltre, abbiamo in programma di includere EcoStruxure Energy Hub all’inizio dei futuri progetti alberghieri, in modo che possano analizzare il consumo energetico fin dall’inizio per sviluppare le operazioni alberghiere in modo efficiente e sostenibile.
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Questo contenuto è sttao pubblicato in originale sul blog global di Schneider Electric Italia.
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