La fiera Interpack si propone come un’opportunità per scoprire le novità del settore OEM packaging. In questo post, analizziamo le sfide più importanti che gli OEM devono affrontare: la sostenibilità, la flessibilità e la digitalizzazione.
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Mancano poco meno di due mesi all’evento più importante per il mondo del packaging. Interpack 2023 si terrà a Düsseldorf, Germania, dal 4 al 10 maggio. La fiera è dedicata alla presentazione delle ultime tecnologie e tendenze del settore e vedrà la partecipazione di 408 aziende italiane. Di queste sono una cinquantina quelle che presentano linee produttive e macchinari equipaggiati in tutto o in massima parte con le tecnologie Schneider Electric.
Il settore italiano del packaging è uno dei più importanti a livello industriale. Il fatturato, secondo l’associazione di categoria UCIMA sfiora per il 2022 gli 8 miliardi di euro ed è fortemente improntato all’export. Circa l’80% delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio sono vendute all’estero.
La leadership dei nostri OEM – che siano grandi gruppi integrati o piccole e medie imprese altamente specializzati, si basa su quattro pilastri fondamentali:
- La tecnologia avanzata.
- La qualità delle soluzioni offerte.
- La flessibilità produttiva.
- La forte competitività.
La produzione di macchine per il confezionamento e l’imballaggio è principalmente destinata al settore del Food & Beverage seguito da quello Farmaceutico, Biomedicale, Cosmetico e Personal Care.
Interpack ospita l’eccellenza mondiale delle soluzioni di tutti questi settori ed è un momento chiave in cui sono presentate le innovazioni e le tendenze nel campo dei materiali da imballaggio, delle macchine da imballaggio e della tecnologia di processo. Anche per questo l’evento è un “trendsetter globale” per l’industria del futuro, che è dominata dall’integrazione di due grandi temi, nei quali Schneider Electric è specializzata: sostenibilità e digitalizzazione.
Sostenibilità
Alla frontiera della ricerca di sostenibilità nel settore del packaging c’è l’adozione di un approccio olistico, basato sull’innovazione dei materiali, dei processi ma anche dei macchinari, in tutta la loro vita utile.
Si parla di Life Cycle Assessment (LCA): uno strumento che viene utilizzato dalle aziende per valutare l’impatto ambientale dei propri prodotti o servizi durante l’intero ciclo di vita. Questo significa che l’analisi non si limita solo alla fase di produzione, ma tiene conto anche dell’estrazione delle materie prime, del trasporto, dell’utilizzo e dello smaltimento al termine del ciclo di vita della macchina.
Le normative della serie ISO 14040 sono la base di questo programma e ci permettono di definire strategie più sostenibili per il packaging. Con il supporto di Schneider Electric, questo programma si può realizzare in modo unico, raggiungendo risultati ancora più efficaci.
L’adozione di un approccio LCA consente alle aziende di identificare le aree in cui il proprio prodotto o servizio ha un impatto maggiore sull’ambiente. Non solo, permette di individuare le opportunità per ridurre questo impatto. Ciò può portare a una maggiore efficienza energetica, a una riduzione delle emissioni di gas serra e a una migliore gestione delle risorse.
La sostenibilità non riguarda solo l’aspetto ambientale ma rappresenta anche e soprattutto una leva di innovazione delle performance e di miglioramento della qualità dell’offerta. Adottare un approccio LCA ha diversi vantaggi. Può infatti portare a una migliore reputazione dell’azienda e ad un maggiore coinvolgimento dei clienti e dei dipendenti nella promozione di prodotti e servizi più sostenibili.
Inoltre, l’approccio LCA può anche portare ad una maggiore efficienza produttiva e a una riduzione dei costi. Questo avviene grazie a una più lunga durata di vita del prodotto, e alla migliore gestione delle risorse.
A questo si aggiunge una maggiore competitività delle aziende sul mercato che intraprendono questo tipo di percorso. Infatti il cliente finale dell’OEM risponde alle richieste dei consumatori – e anche del legislatore, che impone normative sempre più stringenti al settore – che effettuano scelte sempre più legate alla sostenibilità.
Scegliere la via del Life Cycle Assessment quindi è un reale vantaggio competitivo, rispetto ai concorrenti che non considerano l’impatto ambientale.
Flessibilità
Gli OEM del mondo del packaging si trovano di fronte a diverse sfide nel loro settore, che richiedono un’attenzione particolare. Oltre alla sostenibilità, uno dei principali obiettivi dei produttori è quello di contenere i costi di produzione e manutenzione delle macchine, per poter proporre le proprie soluzioni a un prezzo competitivo.
Inoltre, per rimanere al passo con le esigenze degli utenti finali, le macchine devono essere altamente adattabili e personalizzabili. Questo è particolarmente importante in un mercato sempre più diversificato e in rapida evoluzione, in cui i produttori devono essere in grado di soddisfare le richieste dei loro clienti in modo rapido ed efficiente.
Per far fronte a queste sfide, i produttori di macchine per il packaging stanno sempre più investendo nella flessibilità delle loro soluzioni. Ciò significa progettare macchine che possano essere facilmente modificate in base alle diverse esigenze dei clienti. Questo è possibile attraverso la personalizzazione di funzioni e l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e il machine learning.
In sintesi, gli OEM del mondo del packaging devono affrontare diverse sfide. La flessibilità delle macchine rappresenta una leva fondamentale per rispondere efficacemente alle stesse e restare competitivi sul mercato.
Nel quadro della proposta Schneider Electric, la tecnologia digital twin e il sistema multi carrier sono alcune delle soluzioni disponibili per far fronte a queste sfide. Non solo, rappresentano anche un’opportunità per ottenere maggiore flessibilità e scalabilità.
Digitalizzazione
La digitalizzazione sta trasformando il mondo del packaging e rappresenta una delle tendenze più importanti del settore. Grazie alla capacità di raccogliere, analizzare e misurare i dati generati negli stabilimenti, la digitalizzazione offre ai produttori di macchine per il packaging nuove opportunità. Tra queste quella di migliorare il servizio offerto e definire modelli di business innovativi.
In particolare, la servitizzazione e la manutenzione sono diventati elementi fondamentali in questo scenario. I produttori di macchine per il packaging stanno integrando sempre più servizi digitali per fornire un pacchetto completo di supporto alla fornitura di un bene.
Schneider Electric offre una vasta gamma di tecnologie digitali che supportano la raccolta, l’analisi e la misura dei dati generati negli stabilimenti, in linea con il Piano Transizione 4.0 contenuto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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