Durante il nostro Innovation Summit a Las Vegas, ci siamo confrontati con molti esperti ed aziende del settore IT su come raggiungere emissioni Net Zero. È nata così una lista di 5 consigli pratici per aiutare la tua azienda a trasformare l’impegno per la sostenibilità in azioni concrete.
Sempre più aziende annunciano di voler realizzare infrastrutture IT a zero emissioni e incoraggiano i clienti a fare lo stesso. Ma fino a che punto queste ambizioni degli stakeholder del settore IT e data center riflettono la realtà? Per scoprirlo, Schneider Electric™ ha recentemente commissionato proprio una serie di studi sulla sostenibilità del settore IT e data center e ha scoperto quanto segue:
- Secondo Forrester, il 72% dei fornitori di colocation intervistati afferma di essere all’inizio del proprio percorso verso la sostenibilità, ma solo il 33% dichiara di avere già un piano strategico per metterlo in atto.
- Per 451 Research, il 48% ammette che il proprio livello di maturità sul tema sostenibilità non coincide con una reale consapevolezza dei propri progressi rispetto a questo obiettivo.
- Secondo Canalys, i partner di canale IT stanno già investendo in strategie di sostenibilità. Il 60% ha dichiarato di avere una risorsa dedicata ai temi ambientali, sociali e di governance (ESG – Environment, Sustainability, Governance). Il 40% prevede di ottenere vantaggi anche economici dalla sostenibilità. L’ottimizzazione energetica, l’efficienza energetica e i servizi energetici gestiti sono infatti un’opportunità chiave di business per i partner.
Come indicano questi studi, è proprio tra le imprese che si registra il maggior divario tra la percezione che hanno di sé in termini di sostenibilità e la realtà. Come colmarlo?
Net Zero: 5 azioni pratiche per passare dall’ambizione all’azione
Ecco cinque consigli pratici per promuovere una riduzione misurabile delle emissioni di anidride carbonica nei settori IT e dei data center e passare da un’intenzione all’azione. Sono quelli degli esperti che abbiamo incontrato durante il nostro panel all’Innovation Summit a Las Vegas.
1. Crea una mediazione in ambito ESG tra gli stakeholder dei data center e della sostenibilità
Molti relatori sono d’accordo sul fatto che i responsabili delle informazioni in un’azienda – i CIO (chief information officer), potrebbero avere difficoltà nel capire come raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Dove devono concentrare i loro sforzi? Come si concilia la sostenibilità con gli obiettivi aziendali? Per questo o fornitori e i partner IT devono lavorare con i clienti e i potenziali clienti svolgendo un ruolo consulenziale di mediazione strategica.
John Pflueger, Principal Environmental Strategist presso Dell, ha sottolineato che i professionisti dei data center e gli esperti di sostenibilità sembrano spesso parlare “lingue diverse”. Non solo, John ha aggiunto che non riescono nemmeno a comprendere quali siano gli obiettivi reciproci. Ma è possibile colmare queste difficoltà proprio facendo da mediatori in ambito ESG, tra i reciproci interessi e ambiti, avviando tutte quelle conversazioni necessarie a far comprendere i rispettivi mondi.
2. Per raggiungere Net Zero, collabora con partner strategici
Tutti i partecipanti al panel hanno concordato sul fatto che i clienti sono alla ricerca di partnership per accelerare i loro forzi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. In altre parole, i clienti non si limitano a cercare qualcuno che “risolva il problema”. Cercano partner esperti che li aiutino:
- a contabilizzare le emissioni di CO2,
- a raccogliere e analizzare i dati
- a raggiungere i loro obiettivi.
Se si pensa alla quantità dei dati prodotti da un’azienda, la necessità di una partnership diventa ancora più evidente.
Le partnership sono fondamentali per aiutare i clienti non solo a limitare il livello di emissioni di CO2, ma anche ad accelerare le azioni per portarle a zero. Questo è importante soprattutto in combinazione con la trasformazione digitale e apre la strada a una maggiore elettrificazione delle aziende. Brendan Walsh, Principal, ESG, di World Wide Technology (WWT), ha sottolineato che il problema del clima è la più grande sfida che l’umanità abbia mai affrontato. Sono d’accordo al 100% con lui. Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma completo, reso più semplice e veloce grazie alle partnership, perché nessuno può farcela da solo. Ogni azienda farà il suo percorso verso Net Zero, ma bisogna che lo affrontino come una staffetta, non come una competizione individuale.
3. Fai attenzione a tutti gli aspetti della sostenibilità, non solo alla decarbonizzazione
La sostenibilità non si limita alla decarbonizzazione. Infatti, ci sono diverse dimensioni di valutazione della sostenibilità dei data center che abbiamo riassunto in questo in questo white paper.
Cosa c’entrano, ad esempio, i data center con la biodiversità o l’uso dell’acqua?
Insieme ai leader nel campo della sostenibilità, anche Wes Swenson, CEO di Data Centers Novva, ha sollevato la questione della scarsità di acqua. È indispensabile, ha affermato, che il settore dei data center concentri gli sforzi ESG anche sulle risorse idriche. Novva lo ha sperimentato in prima persona, con i propri data center di colocation nell’area occidentale degli Stati Uniti colpita dalla siccità. L’adozione di tecnologie di raffreddamento a basso consumo idrico non è solo una scelta pragmatica, ma anche una responsabilità nei confronti dell’ambiente. Per questo anche il risparmio dell’acqua devono far parte di una strategia ESG olistica per l’intero settore dei data center.
4. Rendi sostenibili il design dei prodotti e tutta la catena del valore
A molte aziende, gli obiettivi di riduzione netta delle emissioni di CO2 possono sembrare ambiziosi e fuori portata. Alcuni relatori hanno quindi suggerito l’adozione di obiettivi basati sulla scienza (SBTi – Science Based Targets initiative). Ad esempio, utilizzando il primo framework che aiuta le aziende a definire gli obiettivi di riduzione delle emissioni nette di CO2, in linea con le più recenti conoscenze scientifiche sul clima. Settare questi obiettivi è molto utile per tenere traccia di componenti spesso trascurate che però concorrono all’impronta di CO2 totale di un’azienda. Un esempio? L’uso dei prodotti da parte dei clienti.
Un altro aspetto da considerare è il design del prodotto. In che modo si possono conciliare la progettazione dei prodotti e i requisiti della supply chain nell’impegno per essere più sostenibili?
Il metodo “EcoDesign Way™” di Schneider Electric ha già permesso di ottenere grandi successi, riducendo l’impatto ambientale dei nostri prodotti. E questa è una leva fondamentale per aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo di riduzione del 25% delle emissioni di Scope 3 entro il 2030.
5. Smaltisci i prodotti in modo responsabile
È sottinteso che per mantenere gli impegni di sostenibilità, oltre ai prodotti sia fondamentale pensare anche al loro smaltimento. Rendere il design sostenibile è spesso la priorità, ma cosa succede quando il prodotto deve essere sostituito? Sono stato felice di sentire John Pflueger di Dell ammettere che si sta prestando sempre più attenzione a ciò che accade ai prodotti alla fine del loro ciclo di vita. Valuta se per la tua azienda può essere un’opportunità offrire proprio servizi per gestire il fine vita. I vantaggi sono molti per te e i tuoi clienti ma anche per il nostro pianeta.
La strada da percorrere
Sebbene ci sia ancora un divario tra intenzioni e azioni, le aziende si stanno muovendo nella giusta direzione e l’impegno per la sostenibilità sta aumentando. I clienti si sono resi conto che se non agiscono oggi, non potranno più farlo in futuro. Per fortuna anche i colleghi di Dell, Novva e World Wide Technology sono pronti ad impegnarsi per la stessa causa. Solo lavorando insieme, al fianco dei clienti, possiamo garantire un futuro a zero emissioni per le infrastrutture IT e di dati.
Se vuoi saperne di più su come affrontare la grande sfida della decarbonizzazione, leggi il nostro e-book “Getting It Done”, una guida per aiutare qualsiasi azienda a passare dalle intenzioni all’azione.
Questo post è stato originariamente pubblicato sul blog global di Schneider Electric.
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