Per evitare tempi di inattività non previsti degli impianti, interventi programmati e presidio locale permanente da parte di tecnici specializzati non bastano più. La nuova frontiera è il monitoraggio continuo da remoto coadiuvato da servizi di supporto.
I costi legati alla manutenzione non programmata degli impianti industriali costituiscono per molte aziende una vera e propria incognita. L’impegno per mantenere i sistemi in condizioni di efficienza risulta spesso troppo elevato a causa dell’aumento della loro complessità, e dei conseguenti maggiori tempi di fermo dell’impianto. Tutto questo fa crescere non solo i costi legati alla manodopera, ma anche quelli relativi ai consumi energetici e all’impronta ambientale.
Negli Stati Uniti, le statistiche elaborate da UpKeep evidenziano che far funzionare una qualsiasi apparecchiatura fino a quando questa non si guasta può costare fino a dieci volte di più rispetto a interventi preventivi. Manutenzione programmata, spesso differita nel tentativo di rimanere all’interno dei budget aziendali, e presidio locale permanente da parte di tecnici specializzati però non bastano.
Un nuovo approccio alla manutenzione
A mostrare risultati efficaci e degni di nota è invece un approccio basato su programmi di manutenzione che si affidano all’analisi costante delle condizioni ambientali e funzionali degli apparati per intervenire preventivamente. In questo modo si possono evitare costosi periodi di fermo dell’impianto o riparazioni/sostituzioni più onerose.
L’analisi del funzionamento dei sistemi effettuata tramite sensori e software intelligenti consente di rilevare in anticipo i primi segni di usura e invecchiamento. Temperatura, umidità, parametri di funzionamento, rumorosità sono tutti elementi che possono essere tenuti sotto controllo per capire cosa sta per accadere e intervenire tempestivamente.
Con il controllo costante si risparmia
Interruttori, relè e quadri a bassa e media tensione, trasformatori, gruppi di continuità (UPS), attuatori e motori elettrici sono tutti componenti soggetti a usura. Un controllo costante del loro stato di salute può aiutare ad anticipare i problemi ed evitare che si trasformino in tempi di inattività non pianificati. Secondo il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, tali approcci di manutenzione predittiva si sono dimostrati molto convenienti, portando a risparmi dall’8% al 12% circa rispetto alla manutenzione programmata e fino al 40% rispetto a quella reattiva.
Una manutenzione predittiva basata sull’analisi delle condizioni può però non essere semplice da implementare nelle PMI in cui le risorse tecniche sono limitate. Per questo è ragionevole affidarsi a servizi esterni che se ne occupino e che supportino il personale aziendale addetto alla manutenzione. Con gli EcoStruxure Service Plan, Schneider Electric offre numerose opzioni della cosiddetta “condition-based maintenance” (CBM), capaci di soddisfare ogni esigenza delle piccole e medie imprese.
I tre grandi benefici degli EcoStruxure Service Plan
Con un contratto di servizio di questo genere, che può essere personalizzato in base alle esigenze, si ottengono sostanzialmente tre grandi benefici.
Il primo è il monitoraggio continuo da remoto dell’infrastruttura elettrica, capace di evidenziare in tempo reale qualsiasi anomalia comportamentale sia a breve che a lungo termine. Questo consente, con il supporto di tecnici esperti che analizzano la situazione e il suo livello di priorità, di essere avvertiti prontamente della necessità di intervenire prima che la situazione degeneri.
Il secondo è che quando viene automaticamente generato un allarme, gli esperti di Schneider Electric – disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 – contattano l’utente finale fornendo una diagnosi, con l’identificazione del problema. In questo modo, il personale dell’impianto può concentrarsi sui tradizionali cicli periodici di manutenzione, abbassando i costi, migliorando la sicurezza e riducendo i tempi di inattività degli impianti.
Infine, si può arrivare alla risoluzione del problema, anche attraverso procedure guidate da remoto che possono essere portate a termine in brevissimo tempo. L’analisi dei dati raccolti in migliaia di siti di tutto il mondo aiuta infatti a capire come procedere anche senza la necessità di interventi preventivi in loco, mentre l’utilizzo di moderni strumenti come tablet, telecamere e realtà aumentata consente agli esperti di Schneider Electric di indicare al personale aziendale come attivarsi per l’effettiva riparazione.
Gli esempi positivi
A livello statunitense, ci sono molti esempi significativi dei risultati ottenuti a seguito dell’adozione di questi servizi. Un’azienda chimica leader a livello mondiale ha tenuto monitorate le apparecchiature di distribuzione elettrica e i relativi centri di controllo, evitando i guasti “catastrofici” del passato.
In un altro caso, un produttore leader mondiale nel settore degli alimenti e bevande, grazie agli avvisi generati dal servizio Schneider Electric, ha potuto reagire prontamente ed evitare tre interruzioni impreviste che avrebbero comportato perdite di produzione per 1,2 milioni di dollari.
Manutenzione predittiva: interventi in due aree
Gli EcoStruxure Service Plan sono pensati per l’intervento in due aree fondamentali: l’Asset Performance Management e il Power System Management. Si tratta di contratti di servizio su misura, che vanno dal supporto di base fino alle competenze avanzate, combinando la potenza della piattaforma EcoStruxure alla consulenza a distanza e alla manutenzione on-site e dinamica.
Nel primo caso sono offerti con quattro livelli di prestazioni (Prevent, Predict, Plus e Prime), ognuno dei quali comprende supporto, monitoraggio e ottimizzazione. Le attività di manutenzione sono invece comprese solo nei due piani più completi. Quando si parla di Power System Management i piani sono invece due: Prime e Ultra, quest’ultimo dedicato ai siti “critici”.
Con gli EcoStruxure Service Plan l’obiettivo è quello di eseguire la manutenzione giusta al momento giusto, risparmiando tempo e denaro e migliorando contestualmente la continuità operativa. Quando si parla di gestione dell’energia, la manutenzione predittiva basata sull’analisi delle condizioni aiuta a ridurre i consumi e le emissioni di CO2, così come i tempi di inattività non pianificati. Questo consente di prolungare la vita degli asset migliorando lo stato di salute dell’intera rete elettrica.
L’autrice del blog: Alessia Varalda
Alessia Varalda è ingegnere elettrotecnico, writing and editor consulting, fotografa e blogger.
Appena laureata si è dedicata alla realizzazione di impianti elettrici per poi spostarsi nel mondo delle energie rinnovabili che ama tantissimo. Ha avuto la possibilità di scrivere e seguire il mondo dell’energia tradizionale e rinnovabile grazie ad una casa editrice tecnica. Ha quindi deciso di seguire “l’elettricità” sotto punti di vista diversi. Per circa 13 anni si è occupata de “Il Giornale dell’Installatore Elettrico”, prima come redattore, poi come responsabile della rivista.
Ha seguito, coordinato e realizzato contenuti per altre riviste: Impianti + Rinnovabili, Tecnologie Elettriche, Percorsi Illuminazione e Tis (Il Corriere IdroTermoSanitario). Inoltre ha realizzato due monografie sulle rinnovabili dal titolo Sole Acqua Aria e Acqua. Si è occupata di energia, di illuminazione, di climatizzazione e di rinnovabili. Ha organizzato corsi di formazione, convegni ed eventi legati all’energia e all’integrazione.
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