Scopri l’esperienza di Amada come Manufacturing Engineer in Schneider Electric: un percorso di crescita dalla laurea all’industrializzazione dei processi produttivi, attraverso sfide, collaborazioni e formazione continua. Un viaggio ricco di opportunità e consigli per i neolaureati.
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Mi chiamo Amada, abito in una piccola città tra Ferrara e Bologna e lavoro in Schneider Electric come Manufacturing Engineer.
Subito dopo la Laurea triennale in Ingegneria Gestionale, ho iniziato a cercare un lavoro per acquisire esperienza pratica nel mio ambito di studi. Dopo poco tempo, grazie ad un’agenzia, ho trovato un’opportunità di tirocinio in Schneider Electric, che ho subito accettato.
Ho iniziato nel reparto Supply Chain occupandomi dell’acquisto di componenti elettronici. È stata un’esperienza particolarmente sfidante a causa della crisi dei componenti che caratterizzava il mercato in quegli anni. Tuttavia, ho davvero apprezzato quel periodo in quanto era la mia prima esperienza lavorativa e questo mi ha motivato a fare sempre di più.
Dopo un periodo di pausa in cui mi sono concentrata sulla mia Laurea magistrale, ho avuto l’opportunità di tornare in azienda per lavorare sulla tesi, orientata all’ottimizzazione di uno dei processi produttivi in ottica lean manufacturing. Qualche mese dopo, ho completato la laurea e ho iniziato un nuovo percorso come Manufacturing Engineer nel team Metodi e Industrializzazione. Sono passati tre anni da allora e sono soddisfatta della mia scelta.
Il ruolo e i fattori chiave di successo
Il mio lavoro comprende diverse attività, ma principalmente è incentrato sull’industrializzazione dei nuovi prodotti e sulla reingegnerizzazione dei processi esistenti, secondo il piano industriale e la roadmap dei progetti.
Durante lo svolgimento delle mie attività lavoro a stretto contatto con altri team, tra cui Ricerca e Sviluppo, Qualità, Supply Chain e Produzione, per essere sempre allineati sui diversi progetti di miglioramento e sui nuovi investimenti.
Oltre a questo, supporto la produzione nella risoluzione di problemi quotidiani, per i quali sono richieste capacità analitiche e di team work.
Questo ruolo mi dà la possibilità di rimanere in costante apprendimento grazie alla sua dinamicità e alle diverse sfide che offre.
Perché Schneider Electric
In Schneider Electric abbiamo l’opportunità di condividere best practices tra i vari stabilimenti produttivi e di sviluppare una forte rete professionale all’interno dell’organizzazione. Inoltre, partecipiamo a corsi formativi che ci permettono di acquisire nuove competenze e strumenti.
Per esempio, recentemente ho preso parte al programma “Step Up Your Talent”, un’esperienza straordinaria che ha arricchito la mia crescita professionale e personale.
Il mio consiglio ai neolaureati
Il mio consiglio per i giovani neolaureati, che ancora non sono certi di quale percorso lavorativo intraprendere, è semplicemente quello di mettersi in gioco. È normale non avere le idee chiare sul proprio futuro; l’esperienza pratica aiuterà a comprendere meglio le proprie aspirazioni e a costruire il proprio percorso.
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