Le ferrovie non possono permettersi di perdere l’opportunità di aumentare la loro efficienza operativa. Per migliorarla, devono concentrarsi sull’integrazione dei sottosistemi e sul monitoraggio remoto.
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Secondo le previsioni, l’attività ferroviaria per passeggeri e merci raddoppierà entro il 2050. Nonostante ciò, ci sono ancora molte aziende del settore che non hanno una visibilità completa dei loro sottosistemi e la consapevolezza di come interagiscono tra di loro. La mancanza di integrazione può influire negativamente sull’efficienza e sulle prestazioni complessive delle ferrovie.
3 sottosistemi da ottimizzare
Esaminiamo più da vicino i tre sottosistemi ferroviari in cui è spesso necessario un miglioramento.
1 – Distribuzione elettrica ferroviaria
I sottosistemi di distribuzione elettrica sono la spina dorsale delle ferrovie perché assicurano un’alimentazione affidabile e sempre disponibile per le utenze critiche e ausiliarie, come le sottostazioni di trazione e le linee aeree. Ad esempio, i sottosistemi di distribuzione elettrica prevengono i tempi di inattività grazie a funzioni di ripristino automatico dell’alimentazione che isolano i guasti e ripristinano automaticamente l’alimentazione nelle aree non interessate del sistema.
2 – Gestione delle gallerie
I sottosistemi di gestione delle gallerie ferroviarie controllano e gestiscono i sistemi di ventilazione delle gallerie, nonché altre funzioni come le telecomunicazioni, il drenaggio e la segnalazione, utilizzando soluzioni integrate.
3 – Gestione delle stazioni passeggeri
Il sottosistema delle stazioni passeggeri comprende i sistemi di alimentazione, le strutture dell’edificio e i sottosistemi di terze parti. Viene gestito utilizzando sistemi di controllo integrati. Ad esempio, le ferrovie possono utilizzare un sistema di gestione degli edifici per gestire la ventilazione di una stazione metropolitana sotterranea.
Da dove cominciare
Ottimizzare e centralizzare i sottosistemi
Il primo passo verso l’ottimizzazione del sottosistema è la centralizzazione a distanza.
Le ferrovie che gestiscono i sottosistemi in maniera centralizzata da remoto hanno ora a disposizione nuovi modi per migliorare l’efficienza operativa, perché possono gestire, supervisionare e controllare i sottosistemi a distanza dal loro centro di controllo.
Ad esempio, le stazioni passeggeri possono in questo modo controllare il sistema HVAC, l’illuminazione, l’ascensore e le scale mobili di una stazione, per massimizzare l’efficienza operativa e garantire al contempo il comfort e la sicurezza dei passeggeri.
Non solo, è anche possibile monitorare le prestazioni dei sottosistemi, perché le ferrovie sono in grado di accedere a informazioni in tempo reale sullo stato degli asset. In questo modo gli operatori possono identificare e risolvere rapidamente i problemi di manutenzione senza nemmeno lasciare il loro ufficio. Il risultato è una riduzione del tempo dedicato alla manutenzione e l’eliminazione dei tempi di inattività non pianificati.
Integrare i dati del sottosistema per avere un quadro completo
Le ferrovie riescono ad avere un quadro completo migliore se considerano tutti i sottosistemi nel loro insieme. Perché è importante avere una visibilità operativa end-to-end? Le ferrovie non possono migliorare l’efficienza se non sanno come vengono utilizzati i sistemi e i dati.
Un centro operativo unificato (UOC) permette di aggregare e visualizzare i dati provenienti dai singoli sottosistemi per fornire una visione d’insieme. Un UOC che utilizza un approccio di tipo integrato può far convergere in un’unica piattaforma più fonti di informazioni e di processo e non, come HMI/SCADA, analisi, diagrammi di ingegneria e fonti GIS. Centralizzare le operazioni ha anche altri vantaggi. Ad esempio, migliorano l’integrazione e la collaborazione tra i vari reparti funzionali, consentendo loro di condividere le informazioni e di coordinare le attività e i processi quotidiani.
Un caso applicativo: l’esperienza delle ferrovie spagnole
ADIF – azienda pubblica del Ministero spagnolo dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana, ha incrementato l’efficienza operativa del 20% concentrandosi sui sottosistemi che alimentano questo quadro generale
Le ferrovie spagnole si sono concentrate sullo sviluppo della rete ferroviaria ad alta velocità, la più lunga d’Europa, e sul potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria. Il risultato di questa crescita è che ADIF ora deve gestire centralmente quasi 3.300 chilometri di rete ferroviaria ad alta velocità con più di 170 sottostazioni elettriche.
Per farlo, utilizza l’applicazione di gestione centralizzata dell’energia di Schneider Electric per le sottostazioni di trazione e i sistemi ausiliari. Questa tecnologia offre una visione unica e in tempo reale della rete ferroviaria nazionale ad alta velocità attraverso centri di controllo principali e di riserva integrati. Ottimizza l’energia attraverso sistemi integrati di monitoraggio e gestione energetica. Il risultato è un’alimentazione affidabile per i sistemi di trazione e segnalazione, grazie a 1.000 armadi che coprono l’intera rete. Ha già portato a un miglioramento del 20% dell’efficienza operativa.
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Questo post è stato pubblicato originariamente sul blog global di Schneider Electric.
L’autrice del blog: Valerie Layan
Valerie Layan è responsabile dello sviluppo del mercato dei trasporti per Schneider Electric, a livello globale. Il segmento dei trasporti si concentra sulle infrastrutture di aeroporti, ferrovie, trasporti pubblici urbani, porti e strade.
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