Le sfide del settore oleario si vincono con il digitale

In un mercato caratterizzato da nuove tendenze ed esigenze, il miglioramento dell’efficienza, la riduzione dei costi e la ricerca della sostenibilità sono elementi indispensabili per raggiungere il successo. Anche per il settore oleario. Questo è possibile attraverso i fondi PNRR e una maggiore propensione al digitale.

L’olio italiano è da sempre un simbolo di eccellenza e qualità nel panorama internazionale, tanto che nel 2022 le esportazioni sono aumentate del 23% (Fonte: Coldiretti).

Le 619 mila aziende del settore oleario si trovano però ad affrontare diverse sfide: la concorrenza internazionale sempre più agguerrita – con Paesi come la Spagna e la Tunisia che puntano a conquistare quote di mercato significative – la crescente attenzione dei consumatori per la sicurezza alimentare e la provenienza nazionale del prodotto, e non da ultimo gli effetti dei cambiamenti climatici sulle coltivazioni, che determinano la quantità e la qualità della materia prima che si andrà a utilizzare.

Oltretutto la produzione dell’olio è fortemente stagionale (generalmente il processo di lavorazione delle olive si inizia in tarda estate/inizio autunno e dura pochi mesi), quindi i frantoi devono riuscire a evitare i fermi produttivi e sfruttare al massimo il periodo operativo.

Perché digitalizzare un frantoio

In questo contesto la trasformazione digitale riveste un ruolo fondamentale per l’industria olearia italiana, offrendo soluzioni innovative per affrontare le sfide attuali.

In particolare, la digitalizzazione può favorire:

  • Il monitoraggio e l’anticipazione di fermi produttivi

L’adozione di soluzioni per il monitoraggio e il controllo remoto permette si semplificare la gestione degli impianti e di intervenire prontamente, grazie all’invio di notifiche puntuali sui dispositivi mobili, in caso di anomalie o problemi.

L’utilizzo di questi sistemi e di sensori intelligenti diventa fondamentale per i responsabili degli impianti, in quanto garantisce loro una supervisione attenta ed efficace sui macchinari e sul processo di produzione, che si traduce poi in un aumento dell’efficienza produttiva e in una riduzione dei costi operativi.

  • L’efficientamento della produzione e la tracciabilità della filiera

Grazie all’impiego di tecnologie come l’Internet of Things (IoT), i frantoi possono garantire una maggiore trasparenza, permettendo ai consumatori di verificare l’origine e la qualità del prodotto.

Non solo, attraverso la combinazione di sensori, variatori di velocità e acquisitori di segnali, le aziende possono tracciare e tenere sotto controllo l’intero ciclo dei lotti di produzione (dalle olive al prodotto finale).

  • Il grado di sostenibilità dei processi operativi

Una produzione olearia più efficiente è strettamente collegata a una gestione consapevole e attenta dell’energia, e quindi ad una maggiore sostenibilità delle attività.

In questo caso ci si muove su due livelli; in primis viene ottimizzato l’uso delle risorse, in modo tale che la materia prima sia valorizzata e non ci sia spreco di materiale.

In secondo luogo, ci si concentra sul monitoraggio degli impianti, che permette di individuare eventuali inefficienze del sistema, e dei consumi energetici, valutando i picchi di consumo e le potenziali aree di miglioramento del ciclo produttivo.

Le opportunità del PNRR per l’oleario

Digitalizzare fa rima con modernizzare, azione chiave per il settore tanto da essere stata indicata dal Governo italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ed essere supportata da altri incentivi statali. Il bando M2C1 – Investimento 2.3 del PNRR 2023, infatti, prevede 100 milioni di euro per promuovere l’ammodernamento dei frantoi oleari, con l’obiettivo è di:

  • migliorare la sostenibilità del processo di trasformazione dell’olio extravergine di oliva,
  • efficientare a livello energetico gli impianti produttivi,
  • garantire la qualità finale del prodotto.

Le soluzioni EcoStruxure a sostegno del settore

A supportare i frantoi in questa trasformazione digitale ci sono le soluzioni EcoStruxure per l’industria alimentare di Schneider Electric, che consentono di ottimizzare la produzione, rendere più sostenibili e tracciate le filiere, garantire un prodotto di qualità al cliente finale.

Così facendo le aziende potranno combinare la tradizione con l’innovazione e affrontare, con le potenzialità della digitalizzazione dalla propria parte, le sfide attuali del settore.

Desideri approfondire le soluzioni Schneider per il settore Food & Beverage? Scrivi al responsabile di settore Alberto Cremilli.

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