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“Fare il formaggio” è dunque una attività complessa, e lo è a maggior ragione da alcuni anni: il costo delle materie prime è cresciuto, la produzione artigianale resta una nicchia e ci si sposta sulle attività più industriali, senza dimenticare la sicurezza alimentare e la tracciabilità dell’intera filiera.
Per questo motivo anche nel settore caseario è diventato fondamentale trovare un modo per lavorare meglio, con maggiore efficienza e con la giusta flessibilità. La digitalizzazione dei processi è la chiave per raggiungere questi risultati.
Il settore caseario in Italia
Il comparto lattiero-caseario è estremamente variegato per quanto riguarda le realtà che lo compongono: dalle micro-imprese ai grandi produttori, locali o totalmente votati all’export, mono prodotto o capaci di variare continuamente la produzione in base alle stagioni o alle richieste del mercato. A proposito di export, l’Italia è particolarmente apprezzata in Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, tanto che entro fine 2021 si supereranno le 154 mila tonnellate di formaggi inviati oltre confine. Numeri incoraggianti, ma che evidenziano ancor di più la necessità di migliorare l’efficienza produttiva e valorizzare i plus del settore: qualità, tracciabilità, flessibilità. Il marchio “Made in Italy” e la certificazione D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) sono inoltre prede di produttori esteri con pochi scrupoli, che approfittano del cosiddetto Italian Sounding per vendere di più a scapito dei prodotti originali. Una condotta che, secondo i dati di Coldiretti, si traduce in un giro d’affari di oltre 100 miliardi di euro l’anno. In questo percorso verso la transizione, elementi come tracciabilità e riconoscibilità sono solo alcune delle variabili in gioco. Tra le altre sfide da affrontare, occorre porsi il tema della sostenibilità lungo l’intera filiera.Formaggi in marcia verso gli obiettivi di sostenibilità
Il tema della sostenibilità, infatti, è molto sentito per le aziende del settore caseario. A partire dagli obiettivi dalla Commissione Europea con la strategia Farm to Fork (F2F), il piano decennale per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Un piano che coinvolge l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, passando naturalmente per la distribuzione. Garantire una produzione alimentare sicura, favorire una filiera sostenibile dall’inizio alla fine, ridurre gli sprechi e combattere le frodi alimentari lungo la filiera sono solo alcuni degli obiettivi. Non solo: l’intera filiera alimentare in questo modo sarà più trasparente e i consumatori avranno a disposizione informazioni sull’origine degli alimenti. Ovviamente sono previste l’indicazione del benessere animale e quella di certificazioni come la Denominazione di Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Specialità Tradizionale Garantita (STG). Per le imprese del settore lattiero-caseario l’obiettivo di sostenibilità è raggiungibile anche attraverso un’ottimizzazione e un controllo di processo adeguati, un utilizzo più efficiente delle materie prime e una riduzione degli sprechi.Tracciabilità e sicurezza alimentare
Quando si parla di alimentare, il primo pensiero va alla sicurezza dei consumatori. Il settore caseario non fa eccezione. La tracciabilità produttiva rappresenta un modo per monitorare le condizioni di processo e soddisfare così i requisiti di legge. Anche per la filiera è fondamentale la tracciabilità, poiché consente di documentare la provenienza delle materie prime e le fasi di lavorazione dei prodotti. Alla luce della recente politica ambientale rivolta alla transizione ecologica, queste variabili possono diventare una opportunità: tracciare e monitorare prodotti e processi significa raccogliere importanti dati, che possono essere utilizzati per migliorare sotto molti aspetti. Un passaggio che diverse realtà del settore stanno già considerando, poiché indispensabile per assicurare:- la provenienza da filiera controllata
- l’impiego delle migliori tecnologie di produzione
- la garanzia del rispetto delle norme
- la soddisfazione degli standard di qualità e sostenibilità
L’impegno di Schneider Electric per il settore caseario
Per supportare il settore caseario, Schneider Electric offre strumenti e competenze adatti a implementare la digitalizzazione dei processi e sfruttarne al massimo i vantaggi. Attraverso l’acquisizione dei dati e il loro utilizzo è possibile infatti ottenere significativi benefici:- ottimizzazione dell’uso delle risorse e della materia prima
- monitoraggio dello stato di avanzamento della produzione
- monitoraggio degli indici di performance degli impianti produttivi
- tracciabilità della filiera dalle materie prime al prodotto finito;
- tracciabilità produttiva per soddisfare i requisiti di sicurezza alimentare
- digitalizzazione e automatizzazione dei processi produttivi;
- diagnostica avanzata e manutenzione programmata.
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