L’automazione software-centrica offre agli OEM portabilità e interoperabilità, garantendo al tempo stesso di essere flessibile e scalabile.
di Fabrice Jadot.
Indice degli argomenti
La progettazione e la realizzazione di sistemi di automazione industriale si concentra tradizionalmente sull’hardware e sui dispositivi connessi. Tuttavia, sulla scia delle complesse trasformazioni digitali, c’è la necessità di garantire anche la sicurezza e la protezione con qualsiasi configurazione di automazione, progettata e sviluppata. L’automazione software-defined ovvero quella definita dal software è un cambiamento di paradigma, che offre ai produttori di macchine (OEM) portabilità e interoperabilità, garantendo allo stesso tempo flessibilità e scalabilità.
Per decenni, il passaggio dai sistemi meccanici ai controlli elettronici, come i PLC e i sistemi SCADA, ha spinto gli OEM verso una maggiore efficienza e affidabilità delle macchine. Tuttavia, mentre l’automazione industriale progredisce, spesso non riesce a soddisfare le esigenze di sviluppo rapido dei prodotti e di linee di produzione flessibili. Questo perché i sistemi tradizionali ostacolano la capacità degli OEM di adattarsi rapidamente, causando spesso costi e sforzi di progettazione eccessivi.
Un nuovo modo di affrontare l’automazione industriale
L’automazione definita dal software è un nuovo approccio che utilizza strumenti e metodologie software per guidare il processo. In un white paper congiunto di Frost & Sullivan e Schneider Electric, intitolato “Il valore dell’automazione incentrata sul software, per macchine all’avanguardia“, gli autori spiegano che “l’utilizzo della potenza di calcolo in macchine virtuali sostituisce il controllo e l’automazione tramite asset hardware”. In questa nuova realtà di ottimizzazione delle prestazioni delle apparecchiature e di sostenibilità, la trasformazione digitale spinge le aziende ad adottare un modello di automazione software-defined per:
- Ridurre i tempi di consegna migliorando i processi di manutenzione
- Ridurre i costi operativi
- Migliorare la flessibilità operativa attraverso la modularizzazione
- Semplificare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) e dei metodi di apprendimento automatico (ML)
Ottimizzare l’uso delle risorse e sostenere le iniziative di economia circolare attraverso pratiche di produzione più sostenibili
Integrazione più agevole di IT e OT
I sistemi informatici (IT) e di tecnologia operativa (OT) si integrano senza problemi quando ci si basa su logiche software anziché hardware. La tecnologia, infatti, è ora più versatile e permette la connessione in maniera più facile, con altri dispositivi e sistemi. Le soluzioni agnostiche possono essere adattate più facilmente alle configurazioni di produzione e personalizzate per i processi, senza l’onere e il costo di una soluzione su misura. Per ottenere questi vantaggi è necessario però comprendere l’utilità dell’automazione definita dal software e avere fiducia nella sua efficacia.
I produttori stanno adottando costantemente l’automazione definita dal software (basata su IEC 61499) per contribuire a migliorare la portabilità e l’interoperabilità e a creare un ponte tra IT e OT. Questo cambiamento è necessario, perché applicazioni come i PLC virtuali e i gemelli digitali (digita twin) sono destinate a svolgere un ruolo davvero dirompente all’interno delle fabbriche intelligenti. L’automazione definita dal software ottimizza infatti i processi produttivi, favorisce la manutenzione predittiva e il miglioramento della qualità. Inoltre, si integra perfettamente con i sistemi di automazione che sono già in azienda.
L’automazione definita dal software però è un modello nuovo che per molti richiede di acquisire competenze specifiche, per essere implementato e integrato. Mentre il settore si orienta quindi verso questo nuovo modello, gli OEM devono considerare partnership strategiche con esperti di tecnologia che offrano le competenze necessarie e un supporto costante.
Per garantire una transizione efficace, anche dal punto di vista dei costi, noi consigliamo di partire con un progetto pilota. Questo permette di migliorare i sistemi preesistenti con funzionalità e flessibilità aggiuntive, senza dover però ricorrere a una revisione completa.
Agilità nel rispondere alle nuove e future richieste dei clienti
Come si legge nel nuovo white paper, “per gli OEM di macchine, la semplicità di progettazione che deriva dall’adozione di un approccio definito dal software migliora la facilità e la velocità nel rispondere alle richieste di personalizzazione, espansione, integrazione o di nuove funzionalità da parte dell’utente finale”. In questo modo si evita la necessità di produrre più versioni della stessa macchina, si riduce il time-to-market e si favorisce la crescita dei ricavi per gli OEM.
Per saperne di più sui vantaggi dell’automazione software-defined, scarica il white paper “Il valore dell’automazione incentrata sul software, per macchine all’avanguardia“, realizzato in collaborazione con Frost & Sullivan.
Questo post è stato originariamente pubblicato sul blog global di Schneider Electric.
Aggiungi un commento