Modernizzare l’infrastruttura elettrica seguendo i dettami dell’economia circolare

Una strategia green, flessibile e digitale che risponde ai dettami dell’economia circolare è oggi l’unica percorribile per garantire efficienza e resilienza ottimali, oltre che per ottimizzare i costi e prolungare la durata degli impianti.

Il tema della sostenibilità è ormai pervasivo. Non esiste attività umana per la quale non sia oggi necessario pensare a come renderla compatibile con il nostro pianeta. Quando si parla di business, la soluzione a un problema che sembra difficile da risolvere arriva dal concetto di “economia circolare”. L’idea di fondo è che il sistema economico possa rigenerarsi autonomamente garantendosi quindi la sua eco-sostenibilità.

L’obiettivo è quello di un modello di produzione e consumo che combatta gli sprechi, puntando soprattutto a condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo dei materiali. Insomma, quanto viene prodotto deve durare il più a lungo possibile e quando la sua vita utile finisce si cerca di reintrodurne delle parti nel ciclo economico, generando ulteriore valore. Nella pratica, per fare un esempio concreto, è meglio sostituire solo le parti ormai obsolete di un quadro elettrico, invece di cambiarlo completamente.

economia circolare

Servono continue valutazioni e un costante miglioramento

Anche quando si parla di modernizzazione nella distribuzione elettrica non si può prescindere dall’esigenza di perseguire una strategia “green”, flessibile e digitale. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che abilita i primi due, portando così a una maggior efficacia dell’organizzazione accompagnata da importanti risparmi. Del resto, gestire la complessità aziendale richiede continue valutazioni e un costante miglioramento, per garantire efficienza e resilienza ottimali. Indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda, è importante capire quali sono le aree più vulnerabili, con lo scopo di attuare misure preventive e proattive e adottando best practice capaci di mitigare eventuali problemi.

La modernizzazione è quindi la chiave per ottenere il massimo dall’operatività quotidiana, migliorando gli standard di sicurezza e riducendo i tempi di fermo impianto e le perdite finanziarie. Per esempio, sapevi che in media ogni guasto di un apparato elettrico costa circa 2.500 euro per ogni ora? O che i danni a livello europeo causati dalla mancanza di energia elettrica ammontano a circa 8,5 miliardi di euro all’anno? Ecco perché è importante intervenire subito con progetti adeguati.

Economia circolare con il retrofit

Schneider Electric mette a disposizione una serie di opzioni flessibili per la modernizzazione che consentono di evolvere in modo sostenibile l’attività. È così possibile rinnovare, aggiornare o sostituire gli apparati in base alle specifiche esigenze operative. Inoltre, i servizi di assessment  aiutano a identificare e raggiungere gli obiettivi di sicurezza elettrica dell’azienda.

Da sempre, i quadri di media tensione sono dotati principalmente di interruttori automatici o sezionatori basati su gas SF6. Su molte famiglie di prodotto, ora è possibile installare una soluzione alternativa sostenibile grazie a una tecnologia più ecologica, con interruttori automatici basati sulla tecnica del vuoto. La cosa interessante è che questa nuova tecnologia può essere introdotta con gradualità. È certamente possibile sostituire l’intero quadro con un nuovo modulo interamente etichettato Green Premium. Ma molto interessante – in termini di economia circolare – è la formula “retrofit”, che permette di sostituire solo parte dei componenti, mantenendo invariato circa il 70 per cento del quadro aumentandone la sostenibilità grazie ai nuovi moduli.

Soluzioni chiavi in mano pronte per essere integrate

L’attenzione di Schneider Electric ai temi ambientali e al concetto di economia circolare porta a offrire soluzioni chiavi in mano e inseribili senza difficoltà nell’infrastruttura esistente, rimuovendo e riciclando i dispositivi più vecchi. Le soluzioni ECOFIT™, ampiamente collaudate e consolidate sulla base di decenni di esperienza nella gestione dell’energia, contribuiscono a modernizzare il sistema di distribuzione elettrica ottimizzando i costi e prolungando la durata degli impianti.

Schneider Electric fornisce assistenza per definire e implementare la soluzione più adatta a incrementare le prestazioni e migliorare la flessibilità, permettendo di tenere sotto controllo i costi associati all’invecchiamento dell’infrastruttura. L’offerta ECOFIT, conforme agli standard e alle normative del settore in continua evoluzione, permette di prolungare la durata e incrementare la disponibilità e l’affidabilità dell’impianto. Le possibilità di intervento comprendono la sostituzione di interruttori MT/BT, relè di protezione e cassetti BT con nuove soluzioni conformi ai più recenti standard IEC, ANSI/Nema o GOST.

Tecnologia digitale connessa per l’efficienza

Le apparecchiature possono così essere aggiornate con una proposta pre-ingegnerizzata per una facile e rapida integrazione negli impianti esistenti. Le soluzioni sono collaudate e garantite del produttore originario delle apparecchiature, sfruttando una competenza all’avanguardia nella modernizzazione degli impianti elettrici. Inoltre, le apparecchiature di manovra vengono aggiornate per sfruttare la tecnologia digitale connessa, incrementando l’efficienza e riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale.

Per permettere di trovare la miglior soluzione per sostituire la vecchia apparecchiatura, Schneider Electric ha messo a punto l’ECOFIT Selector, dove basta semplicemente inserire alcune informazioni per definire la soluzione ECOFIT più adatta.

L’autrice del blog: Alessia Varalda, ingegnere elettrotecnico

Alessia Varalda è ingegnere elettrotecnico, writing and editor consulting, fotografa e blogger.

Appena laureata si è dedicata alla realizzazione di impianti elettrici per poi spostarsi nel mondo delle energie rinnovabili che ama tantissimo. Ha avuto la possibilità di scrivere e seguire il mondo dell’energia tradizionale e rinnovabile grazie ad una casa editrice tecnica. Ha quindi deciso di seguire “l’elettricità” sotto punti di vista diversi. Per circa 13 anni si è occupata de “Il Giornale dell’Installatore Elettrico”, prima come redattore, poi come responsabile della rivista.

Ha seguito, coordinato e realizzato contenuti per altre riviste: Impianti + Rinnovabili, Tecnologie Elettriche, Percorsi Illuminazione e Tis (Il Corriere IdroTermoSanitario). Inoltre ha realizzato due monografie sulle rinnovabili dal titolo Sole Acqua Aria e Acqua. Si è occupata di energia, di illuminazione, di climatizzazione e di rinnovabili. Ha organizzato corsi di formazione, convegni ed eventi legati all’energia e all’integrazione.

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