Quando le applicazioni IoT incontrano la distribuzione di energia elettrica, nascono reti più resilienti ed efficienti, adatte ad affrontare la transizione energetica.
Come cambiano le esigenze e le tecnologie legate alla distribuzione elettrica? Le sfide, oggi, sono più complesse che mai. E riguardano soprattutto la crescita della popolazione globale, il correlato aumento dei consumi di energia e di emissioni inquinanti e il progressivo spostamento verso una produzione elettrica decentralizzata. L’obsolescenza della rete, a fronte della diffusione delle rinnovabili, può anche comprometterne l’affidabilità.
Garantire operatività e sicurezza a queste infrastrutture diventa quindi prioritario, e per farlo serve intelligenza. Ovvero, sfruttare la digital energy e le applicazioni IoT per favorire lo sviluppo di microgrid affidabili.
Il ruolo dell’IoT nella distribuzione di energia
All’interno di edifici e fabbriche, per esempio, i sistemi di distribuzione smart consentono di ottimizzare la produzione e il consumo sul posto. Questo secondo un approccio olistico che mette la rete nelle condizioni di rispondere rapidamente ai rischi, raggiungere obiettivi di sostenibilità, conformarsi ai regolamenti e prevenire gli attacchi informatici.
Come ottenere tutto questo? Le parole chiave sono tre:
Integrazione;
Connettività;
Funzioni analitiche.
Nella pratica, l’Internet of Things sta coinvolgendo gradualmente l’infrastruttura di alimentazione degli edifici in cui abitiamo o lavoriamo. Parliamo di contatori di energia trifase, relè di protezione e interruttori automatici, che offrono una visione completa dell’impianto elettrico. Non solo, il monitoraggio smart individua gli sprechi di energia e invia segnalazioni in caso di anomalie che possono portare a interruzioni di energia elettrica.
Per fare digital energy servono dati
Le funzionalità sopra descritte non esisterebbero senza la costante disponibilità di dati. Per decidere e rispondere rapidamente, infatti, bisogna disporre di tutte le informazioni necessarie in quel preciso momento. L’integrazione dei dispositivi IoT nell’infrastruttura elettrica offre diverse opzioni di collegamento in rete, tra cui Ethernet, server web integrati e tecnologie wireless. Opportunità di connessione che facilitano monitoraggio e ottimizzazione degli asset energetici di riferimento.
L’aggregazione dei dati in cloud, poi, centralizza le attività di energy management. Gli incaricati possono “accedere” all’impianto tramite app e consultare quanto necessario per prendere decisioni efficaci sull’uso dell’energia. I team di manutenzione, nel frattempo, garantiscono la continuità di servizio delle apparecchiature, avvalendosi di registri accessibili su dispositivi mobili.
Sì, ma come valorizzarli?
Se la mole di informazioni raccolte dalle applicazioni IoT rischia di sommergere i facility manager, esistono app di analisi per creare report su misura e immediatamente consultabili. Questo consente di valutare le prestazioni, stabilire dei punti di riferimento, tracciare il progresso delle iniziative e verificare i risparmi.
Insomma, con la digitalizzazione degli impianti di distribuzione di energia si ottengono consumi razionali e affidabilità operativa. Schneider Electric accompagna gli operatori del settore in questo nuovo paradigma energetico con la piattaforma EcoStruxure Power. L’architettura su tre livelli integra prodotti connessi, controllo periferico, app, funzioni analitiche e servizi digitali.
Un unico interlocutore per ottenere sistemi di alimentazione collaudati e interoperabili, che facilitano il lavoro di progettisti, integratori e quadristi. E soddisfano, al contempo, i bisogni di efficienza e sostenibilità dei clienti finali.
L’autrice del post: Alessia Varalda, ingegnere elettrotecnico
Alessia Varalda è ingegnere elettrotecnico, writing and editor consulting, fotografa e blogger. Appena laureata si è dedicata alla realizzazione di impianti elettrici per poi spostarsi nel mondo delle energie rinnovabili che ama tantissimo. Ha avuto la possibilità di scrivere e seguire il mondo dell’energia tradizionale e rinnovabile grazie ad una casa editrice tecnica.
Ha quindi deciso di seguire “l’elettricità” sotto punti di vista diversi. Per circa 13 anni si è occupata de “Il Giornale dell’Installatore Elettrico”, prima come redattore, poi come responsabile della rivista. Ha seguito, coordinato e realizzato contenuti per altre riviste: Impianti + Rinnovabili, Tecnologie Elettriche, Percorsi Illuminazione e Tis (Il Corriere IdroTermoSanitario).
Inoltre ha realizzato due monografie sulle rinnovabili dal titolo Sole Acqua Aria e Acqua. Si è occupata di energia, di illuminazione, di climatizzazione e di rinnovabili. Ha organizzato corsi di formazione, convegni ed eventi legati all’energia e all’integrazione.
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