Garantire tracciabilità e autenticità della filiera: la digitalizzazione consente all’industria dei salumi di distinguersi e diffondere l’unicità del made in Italy.
L’agroalimentare italiano è un’eccellenza apprezzata e riconosciuta in tutto il mondo: l’industria dei salumi, in particolare, rappresenta il simbolo della gastronomia italiana. Questi prodotti “gourmet”, infatti, vantano un ruolo di primo piano sia sul fronte della produzione sia su quello della distribuzione, ma anche nelle abitudini di consumo.
Il comparto si distingue per la qualità dei prodotti, vero Made in Italy, e per le certificazioni DOP e IGP che ne assicurano la provenienza. Per ottenere e mantenere questo status, l’industria dei salumi deve necessariamente controllare le diverse fasi di produzione, garantendo la sicurezza alimentare ed evitando la contaminazione di sostanze nocive per la salute.
Sul fronte dei consumatori, spicca invece la capacità di innovare e di adattarsi alle esigenze del mercato per offrire una food experience evoluta e consapevole.
Produrre nell’era del free from
Le principali sfide da affrontare? Trasparenza, identificazione e tracciabilità lungo tutto il sistema produttivo. Ma anche la varietà dei prodotti, da rendere sempre più raffinati e appetibili per una clientela attenta a un’alimentazione sana, con ingredienti naturali e priva di conservanti.
Il filone del “free from” è sempre più ricercato e ha portato alla realizzazione di salumi “senza nitrati”, “senza additivi”, “senza lattosio” e “senza antibiotici”.
Economia circolare: dagli scarti al packaging sostenibile
Il secondo tema chiave riguarda la produzione green. Le aziende dell’industria dei salumi, infatti, riservano particolare attenzione alla sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva: salute, sicurezza, ambiente, benessere animale, economia circolare e lotta allo spreco.
Nella produzione di salumi si parte ovviamente dall’allevamento e si arriva alla trasformazione e alla conservazione dei prodotti finiti. Per procedere infine con il confezionamento. Negli ultimi anni, tuttavia, è aumentata la richiesta di insaccati porzionati e preconfezionati, che hanno posto il settore di fronte a nuove complessità.
L’imballaggio, una volta considerato aspetto marginale dell’intero processo produttivo, oggi è un fattore fondamentale. Le aziende sono alla ricerca di materiali a basso impatto ambientale, biodegradabili ed ecologiche. Tutte soluzioni che si riflettono positivamente sulle strategie di marketing e sulla social responsability aziendale.
La digitalizzazione nell’industria dei salumi
Non dimentichiamo, infine, il tema dell’energia. La produzione e la trasformazione della carne in salumi richiedono alta intensità energetica: è fondamentale puntare a un’ottimizzazione e un efficientamento dell’infrastruttura, assicurando sempre continuità operativa. Un disservizio, in questo particolare contesto del food, comporta inevitabilmente la deperibilità delle qualità organolettiche degli insaccati.
Schneider Electric è in grado di fornire una risposta puntuale e immediata a questi cambiamenti del mercato. E lo fa proponendo alle aziende un ecosistema integrato, connesso e intelligente per garantire:
efficienza energetica del processo produttivo;
tracciabilità della produzione;
riduzione e controllo dei vettori energetici (W.A.G.E.S.);
aumento della produttività e mantenimento dei parametri operativi;
rapida individuazione delle inefficienze e corretta allocazione dei costi;
scheduling efficiente della produzione e dei cambi formato;
controllo remoto l’impianto con registrazione e storicizzazione dei dati;
manutenzione predittiva.
La digitalizzazione consente all’industria dei salumi di migliorare e aumentare la capacità produttiva, di ampliare la varietà delle proposte e diffondere l’unicità del made in Italy.
Leggi tutti i post di Patrizia Copreni dedicati alla digitalizzazione dei distretti industriali italiani.
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