Edge computing: il vero segreto delle aziende 4.0

Non c’è digitalizzazione senza edge computing. Elaborare dati in tempo reale direttamente sugli smart device, significa ottimizzare data center e cloud aziendali

edge computing

Perché l’edge computing è una priorità delle applicazioni IoT? I data center non possono più fare tutto da soli. Basti pensare all’enorme mole di dati che riempie, ogni giorno di più, le reti e il mondo delle telecomunicazioni. Un fiume in piena alimentato dalla trasformazione digitale che deve attraversare colli di bottiglia molto stretti.

Un esempio? Nel giro di un anno, e anche meno, le Telco italiane stimano incrementi di traffico attorno al 40-50%, per quanto riguarda le reti fisse, e del +20-30% per le reti mobili. Ecco perché la possibilità di elaborare i dati in tempo reale direttamente sul dispositivo che li raccoglie – oppure tramite computer o server locale -, cambia decisamente le carte in tavola. Nelle applicazioni di edge computing, infatti, le informazioni non sono più trasmesse a data center e cloud aziendali, bensì vengono gestite “in loco” dagli oggetti smart. Questo abilita minore utilizzo di banda, minore latenza per il calcolo e maggiore cyber security.

Edge computing, perché lavorare ai confini

Implementare sistemi edge non significa sminuire il compito dei data center. Anzi, nell’evoluzione tecnologica e digitale delle aziende, questa infrastruttura riveste un ruolo ancor più strategico: deve garantire affidabilità, continuità ed efficienza, assicurando il giusto grado di flessibilità. Ma i dati da raccogliere, processare e valorizzare sono davvero tanti e la velocità di elaborazione si fa sempre più alta. Insomma, il data center ha bisogno di un supporto decentralizzato.

Cosa significa in concreto? I sistemi e i dispositivi che operano ai confini (edge) dell’organizzazione possono essere nelle attrezzature per la logistica 4.0 o la trivellazione del petrolio. Ma anche nei POS dei negozi o nei motori delle auto e degli aeroplani. È ormai una priorità per tutti: aziende, fabbriche, scuole e ospedali vogliono infrastrutture informatiche per avvicinarsi ai clienti e alle persone.

Tecnologie chiave di Industria 4.0

Tecnologicamente parlando, si tratta di realizzare un’architettura IT distribuita e aperta con potenza di elaborazione decentralizzata, predisposta per le tecnologie di Mobile computing e Internet of Things (IoT).

Ciò permette alle applicazioni e ai dispositivi smart di rispondere ai dati quasi istantaneamente, eliminando i ritardi. Un aspetto fondamentale in settori come l’automotive e in altri ambiti del manifatturiero: qui la capacità delle macchine di agire autonomamente in base alle circostanze è la chiave di “accesso” a Industria 4.0. Non a caso, Gartner prevede che entro quest’anno il 50% dei dati generati dalle aziende gestito attraverso l’edge computing.

Un caso pratico, tante potenzialità

Le applicazioni decentralizzate trovano impiego ideale per esempio nei giacimenti petroliferi. Qui, i dati forniti dalle trivelle (velocità di rotazione, potenza di taglio, vibrazione, temperatura e flusso d’acqua e di petrolio) possono essere utilizzati in tempo reale per cambiare le strategie operative.

Spesso, infatti, non è possibile inviare tutti questi dati a un repository centrale. Alcune operazioni di perforazione utilizzano dunque analytics basati sui microprocessori per stabilire in tempo reale la strategia di trivellazione. Ma le stesse necessità di analisi delle operazioni, flessibilità, velocità, sono comuni a tanti settori applicativi, dall’energia alla supply chain, dall’e-commerce all’industria.

La sfida italiana dell’edge computing

Le stime di sviluppo della manifattura digitale prevedono la diffusione di circa 50 miliardi di dispositivi IoT aziendali a livello globale entro il 2020. Si fa dunque evidente la necessità di spostare tutta l’intelligenza possibile dal cloud alla parte periferica dell’infrastruttura IoT.

In Italia, tuttavia, gran parte delle aziende e realtà produttive non ha ancora raggiunto un livello di infrastruttura informatica in linea questa rapida trasformazione. Risulta dunque prioritario favorire lo spostamento del “peso” della comunicazione su efficienti sistemi edge locali. La loro grande capacità di gestione dei dati supporterà adeguatamente l’infrastruttura centrale di una soluzione data center.

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