Come i CIO possono rendere sostenibile l’infrastruttura IT con il software DCIM 

Se i CIO cercano un modo pratico per affrontare la sostenibilità dell’infrastruttura IT il software DCIM può essere un prezioso alleato.

Di Patrick Donovan.

Misurare, rendicontare e monitorare la sostenibilità, comincia ad essere fondamentale. Non solo per la fidelizzazione dei dipendenti e l’acquisizione di nuovi talenti ma anche per migliorare la reputazione di un’azienda. E contribuire al successo del business. 

Solitamente di questa attività si occupano i Chief Sustainability Officers (CSO) ma il loro lavoro è tutt’altro che semplice. Devono infatti monitorare sia i progressi rispetto agli obiettivi aziendali sia determinare le inefficienze e i miglioramenti da apportare. E per questo hanno bisogno che ogni reparto o funzione dell’azienda fornisca una serie di dati differenti. L’obbiettivo è integrare i dati tra loro per ottenere delle informazioni affidabili e in tempo reale. L’IT è uno dei reparti più strategici, per quanto riguarda la raccolta dei dati. I dati, infatti, permettono di capire a quanto ammonta il consumo energetico dei suoi apparati IT e le emissioni di gas serra (GHG).  

Secondo un recente articolo di Isabelle Bousquette, pubblicato sul Wall Street Journal i CIO sentono sempre di più la pressione di dover iniziare al più presto un percorso di misurazione, rendicontazione e monitoraggio della sostenibilità per la propria azienda, con tutte le sfide che questo comporta. 

Nell’articolo, Penelope Prett, Chief – Information, Data, and Analytics Officer di Accenture PLC ha dichiarato: “La sfida più grande per noi è stata capire cosa ci interessa misurare, dove prendere i dati e come strutturarli”. Questa sfida fondamentale è ciò che impedisce a molti CIO e ai team IT di iniziare a implementare un piano di sostenibilità.  

Ogni percorso di sostenibilità ha bisogno di un piano  

Ai CIO che vogliono iniziare a monitorare la sostenibilità, consigliamo di misurare una sola metrica: il consumo totale di energia. Questa metrica è fondamentale perché misura l’impatto diretto dell’IT e permette ai CSO di calcolare le emissioni di gas serra. Il consumo di energia è un buon punto di partenza anche perché questi dati sono facilmente disponibili. In molti casi l’IT li sta già utilizzando.   

Il White Paper 100 di Schneider Electric, “3 Step per calcolare il consumo energetico con un software DCIM”, fornisce un quadro molto semplice per misurare e tracciare il consumo di energia dell’IT.  

Da dove iniziare? Te lo spieghiamo noi in 3 semplici passi: 

  • Fase 1: effettua un censimento del tuo patrimonio IT totale. 
  • Fase 2: determina le metriche da utilizzare per collezionare i dati che vuoi monitorare con il software  
  • Fase 3: utilizza il software DCIM (Data Center Infrastructure Management) per aggregare i dati e inizia a calcolare il consumo energetico totale. 
  • Fase 1 

Questa fase prevede di includere nel calcolo dei consumi energetici tutto il portfolio IT di un’azienda. Questo consente di stimare propriamente il gap rispetto all’obiettivo di sostenibilità. Nel calcolo vanno quindi inclusi i Data Center di proprietà dell’azienda o dei siti IT distribuiti (edge). Non solo, vanno anche inserite le infrastrutture in outsourcing (ad esempio, cloud e colocation) insieme a tutti i dispositivi dei dipendenti. Contabilizzare i consumi energetici delle infrastrutture in outsourcing è semplice, perché sono dati che normalmente il tuo fornitore di servizi ha già disponibili.  

Per le infrastrutture di proprietà dell’azienda, invece, è necessario valutare diversi aspetti. Ad esempio, bisogna verificare se sono presenti sistemi di misurazione dei consumi. Oppure bisogna valutare se sono in uso strumenti di gestione software. Questo passo è fondamentale per ottenere informazioni relative al consumo energetico dei Data Center on-premise, dei siti IT distribuiti e dei dispositivi IT aziendali. Il consumo energetico dei dispositivi IT può essere ricavato anche dall’utilizzo dello strumento ITAM (IT Asset Management). 

Fase 2 

Il passo successivo consiste nell’identificare le fonti di consumo energetico nel tuo patrimonio IT. Poi devi assicurarti che questa fonti vengano riportate nel software di gestione. Oppure, nel caso dei dispositivi IT aziendali, verifica che siano visibili negli strumenti ITAM, relativi a questa tipologia di consumo energetico. Le lacune di visibilità individuate durante la fase 1, devono essere colmate con l’adozione di un software di misurazione e/o gestione dell’energia.  

Le metriche consigliate da monitorare, per ottenere informazioni sul consumo di energia del reparto IT aziendale sono riassunte in questa tabella. 

Fase 3 

Grazie alla nostra esperienza nel settore, possiamo affermare che le soluzioni DCIM moderne sono la soluzione migliore per i CIO e l’IT. Per quanto riguarda il monitoraggio ambientale e la rendicontazione delle metriche di sostenibilità, sono perfetti, perché rispondono alle loro nuove esigenze. Sono infatti in grado di aggregare i dati e riportare il PUE, il consumo energetico totale e le emissioni di gas serra con ripartizione specifica per sito IT o attività aziendale. 

La facilità di raccolta dei dati in un’unica dashboard dipende però dalla tipologia di strumento che si utilizza. Alcuni DCIM tradizionali sono progettati per singoli siti e non sono in grado di fornire una visione aggregata delle risorse e dello stato di più siti distribuiti. 

Come scegliere il DCIM 

Un DCIM deve avere queste caratteristiche: 

  • essere progettato per una gestione multi-sito. Serve un unico login che consenta di visualizzare i dati di ogni singolo sito o di tutti, in forma aggregata 
  • supportare i protocolli di comunicazione standard e aperti (ad esempio, SNMP, BACnet, Modbus, ecc.) 
  • Fornire API/servizi web per la condivisione dei dati e l’integrazione con altri strumenti software, dispositivi, database e file di terze parti 
  • Offrire dashboard e report personalizzabili che includano fonti di dati esterne allo strumento software  

Alcuni fornitori offrono servizi che permettono di personalizzare l’output di un sistema DCIM e/o integrare il software DCIM con altre metriche o piattaforme. Questo permette di aiutare le aziende nel loro percorso di misurazione e rendicontazione della sostenibilità e del consumo energetico. 

Un sistema di reporting “custom”, consente ai CIO di avere un punto di partenza ideale per tracciare e segnalare l’impatto dell’IT sulla sostenibilità dell’azienda. NOn solo, aumenta anche la consapevolezza riguardo i consumi energetici effettivi e fornisce standard e metriche basilari in linea con gli obiettivi ricercati. Il benchmarking, una metodologia che aiuta ad indentificare le pratiche gestionali migliori, è fondamentale per aiutare un’azienda a capire dove migliorare, a stabilire le priorità e a mostrare i progressi compiuti anno dopo anno. 

Un white paper per monitorare i consumi energetici 

Per maggiori dettagli su come tracciare il consumo energetico dell’IT aziendale, leggi il White Paper 100 di Schneider Electric, “3 Step per calcolare il consumo energetico con un software DCIM”

Questo post è stato originariamente pubblicato sul blog global di Schneider Electric.

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