Sono cinque i passi fondamentali per decarbonizzare tutta la catena di fornitura dei data center e ridurre le emissioni Scope 3. Il più importante è collaborare con i propri fornitori secondo una roadmap comune.
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La sostenibilità sta diventando sempre più importante per i consumatori, in modo particolare nel mercato dei data center. Per questo gli operatori di data center e i fornitori di colocation stanno riconsiderando la gestione le loro catene di approvvigionamento per ridurre le emissioni complessive. Nel recente studio di Forrester Consulting è stata fatta una fotografia del settore: dal sondaggio, a cui hanno partecipato 1.033 responsabili decisionali in materia di sostenibilità globale presso i Colocation providers, sono emerse le best practices in atto e i ritorni di investimento possibili.
Collaborare con i propri fornitori è l’unico modo per ridurre le emissioni di gas serra e affrontare gli impegni ESG.
ESG è un acronimo per Environment, Social, e Governance. Si tratta dei 3 Pilastri della sostenibilità per l’Unione Europea, i tre fattori fondamentali per verificare, misurare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione.
Tuttavia, prima di poter affrontare le emissioni nella propria catena di approvvigionamento, è necessario comprenderle. Il Protocollo GHG stabilisce una serie di standard globali per misurare e gestire le emissioni delle operazioni e della supply chain. Questi parametri forniscono anche indicazioni sulla quantificazione delle azioni per mitigarle.
Tipi di emissioni di gas a effetto serra
Queste emissioni si dividono in tre categorie: Scope 1, 2 e 3.
Scope 1 si riferisce alle emissioni dirette da fonti che un’azienda controlla o possiede. Scope 2 copre le emissioni indirette. Sono quelle generate da elettricità, vapore, riscaldamento e raffreddamento, acquistati e consumati di un’azienda. Infine, Scope 3 include tutte le altre emissioni indirette nella catena del valore di un’azienda, dai fornitori a monte, all’uso dei prodotti a valle.
Secondo il Global Supply Chain Report delle Nazioni Unite, le emissioni di scope 3 rappresentano più del 70% delle emissioni di molte aziende. Secondo il report, sulla base dei dati del 2020 di oltre 8.000 aziende, le emissioni della catena di approvvigionamento sono in media di oltre 11 volte superiori alle emissioni delle operazioni. Per il 2021, Microsoft segnala che lo Scope 3 ha rappresentato oltre il 73% delle sue emissioni totali. E altri colossi della tecnologia hanno riportato numeri simili.
Rendere una catena di approvvigionamento sostenibile non facile, ma è qualcosa che Schneider Electric ha già sperimentato con successo.
- Nel 2021 siamo stati riconosciuti “Most Sustainable Corporation in the World” da Corporate Knights e “Best Global Sustainable Supply Chain Organization” al Global Sustainable Supply Chain Summit 2021.
- Abbiamo ridotto le emissioni di carbonio della nostra supply chain di oltre 100.000 tonnellate negli ultimi tre anni.
- Entro la fine del 2020, abbiamo alimentato attraverso fonti rinnovabili l’80% delle operazioni, grazie alle tecnologie di Schneider.
Attualmente stiamo lavorando per raggiungere il nostro obiettivo di diventare net zero, insieme ai nostri fornitori, entro il 2050.
Una roadmap per una catena di approvvigionamento sostenibile del data center
Ci sono abbastanza benefici – economici, sociali ed ambientali – per convincere qualsiasi azienda lungimirante a impegnarsi per una catena di approvvigionamento sostenibile. Ma molte aziende stanno ancora ragionando su come iniziare il loro percorso.
Ecco cinque per riuscirci.
Step 1: Identificare le metriche di sostenibilità della catena di approvvigionamento
I manager che nelle aziende si occupano di sostenibilità, acquisti e gestione della supply chain, dovrebbero collaborare per formalizzare un piano comune.
Per prima cosa, vanno selezionate le metriche di sostenibilità da inserire nel piano. Le metriche specifiche che si sceglie di monitorare dovrebbero riflettere le priorità dell’azienda per rendere sostenibile la supply chain, dalla produzione alla spedizione dei componenti di un data center, fino all’intera costruzione di un data center. Sono importanti anche le metriche associate alla gestione dei rifiuti, alla conservazione dell’acqua o persino agli standard di lavoro nella produzione.
Step 2: Stabilire benchmark
Una volta decise le metriche da monitorare, bisogna analizzare la catena di approvvigionamento per stabilire da dove partire facendo un “As is” delle operazioni attuali. Per misurare la riduzione delle emissioni, del consumo di energia o di qualsiasi altra metrica, è necessario conoscere da dove si sta partendo. Per questa analisi, potrebbero essere necessari consulenti esperti in grado di creare stime accurate.
Step 3: Impostare obiettivi e tempi
Stabilita una base di partenza, è possibile impostare obiettivi specifici per ciascuna metrica selezionata nello Step 1. Ogni obiettivo dovrebbe essere specifico e limitato nel tempo, ad esempio, l’impegno a ridurre le emissioni Scope 3 associate alla supply chain a monte del 50% entro il 2030.
Step 4: Documentare le politiche di sostenibilità della catena di fornitura
Una volta impostati obiettivi e tempistiche, metriche, obiettivi e strategie dovrebbero essere raccolti in un documento. Tutta la documentazione prodotta dovrebbe fissare chiaramente gli obblighi imposti per ciascuno dei fornitori, stabilendo quali azioni devono intraprendere o quali obiettivi devono raggiungere per supportare gli obiettivi complessivi di sostenibilità di una azienda.
Step 5: Coinvolgere i fornitori
L’obiettivo generale di tutto questo processo è quello di coinvolgere i fornitori e incoraggiarli a rendere le loro operazioni più “verdi”. È più conveniente investire nell’aiutare i fornitori a conformarsi ai requisiti stabiliti nello Step 4 che cercarne di alternativi.
I prossimi passi per coinvolgere i fornitori nella riduzione delle emissioni
Scopri tutte le strategie per coinvolgere i fornitori nel Capitolo 5 della guida alla sfida della sostenibilità. Questa nuova guida contiene approfondimenti pratici per aiutare gli operatori di data center e i provider di colocation a impegnarsi con i propri fornitori in materia di sostenibilità.
Questo post è stato originariamente pubblicato sul post global di Schneider Electric.
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