Con milioni di persone costrette a lavorare e studiare da casa, è importante garantire il buon funzionamento degli strumenti elettronici e delle apparecchiature elettriche, anche attraverso l’adozione di adeguati dispositivi. Come è cambiato e come cambierà il ruolo dei professionisti.
Quest’anno abbondante di pandemia ha cambiato molte abitudini, per usare un eufemismo… Le nostre vite sono state in realtà rivoluzionate e i mondi del lavoro e della scuola hanno vissuto un cambiamento radicale.
La spinta verso il “remote working” e la didattica a distanza hanno portato a enormi riorganizzazioni, con milioni di persone che – per periodi più o meno prolungati – hanno spostato a casa il loro ufficio e le aule dei propri figli. Una situazione di questo genere ha creato nuove sfide, non sempre e non solo a livello infrastrutturale (creatività e “arte di arrangiarsi” tutte italiane hanno sopperito a molte carenze, da questo punto di vista), ma soprattutto sul fronte dei piccoli inconvenienti quotidiani che i singoli si trovano a dover affrontare.
Non va quindi sottovalutato l’apporto che i professionisti possono dare per aiutare aziende, famiglie e lavoratori. Basti pensare all’importanza che hanno assunto gli elettricisti: a casa, un qualsiasi piccolo problema si traduce nell’impossibilità di lavorare o di studiare, dato che tutti gli strumenti usati ogni giorno hanno bisogno di energia.
Gli interventi tecnici a domicilio sono quindi diventati fondamentali per garantire la continuità operativa dei processi aziendali e scolastici.
Un nuovo approccio
Il nuovo approccio remoto al lavoro e allo studio ha trasformato radicalmente anche l’operato quotidiano di chi si occupa degli aspetti elettrici. Queste persone hanno dovuto riorganizzarsi per affrontare un’enorme quantità di piccoli interventi sparsi sul territorio, anziché concentrarsi su quelli più grandi all’interno delle aziende. Il tutto in un contesto pandemico che li ha costretti a trovare strumenti adeguati a proteggere la propria salute e quella dei clienti. Dispositivi di protezione individuale e igienizzanti sono entrati nella loro quotidianità molto più che in quella della media delle persone.
Del resto, sono le cifre a dimostrare quanto remote working e didattica a distanza (DAD) siano diventati importanti dalla primavera dello scorso anno a oggi. Gli studenti italiani delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Istruzione, sono oltre 8 milioni e 300 mila, a cui si aggiungono più di un milione e 700 mila universitari (dati MIUR – Ministero dell’Università e della Ricerca). A novembre scorso, nel mondo aziendale i lavoratori da remoto sono stati valutati, dall’Osservatorio Smart Working, che fa parte degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, in oltre sei milioni e mezzo, contro i 570mila censiti nel 2019. Si parla quindi di quasi 17 milioni di individui coinvolti in attività a casa invece che sul posto di lavoro o a scuola/università.
Con numeri di questa portata, che si riflettono in modo speculare anche nella maggior parte degli altri paesi del mondo, è chiaro che il fenomeno del remote working e della didattica a distanza ha assunto proporzioni che non si possono ignorare. Tra l’altro, tutti gli analisti si aspettano che una porzione non irrilevante dei lavoratori remoti venga confermata anche al termine dell’emergenza sanitaria, presentandoci così un mondo del lavoro profondamente modificato nella sua organizzazione.
È il momento della formazione
Nonostante questa trasformazione, è fuor di dubbio che per gli elettricisti questi mesi si siano rivelati difficili anche per la diminuzione del lavoro registrato. Gli interventi sul territorio, oltre a essere logisticamente più complicati, non sono stati sufficienti a compensare la riduzione dei grandi progetti. Consapevole di questa situazione, Schneider Electric si è quindi organizzata per offrire un importante supporto formativo ai suoi partner. Le opportunità di formazione digitale non mancano, e in questi mesi la partecipazione ai corsi online è aumentata fino a cinque volte.
L’offerta formativa copre oggi temi come l’automazione e il controllo industriale, la building automation, la distribuzione elettrica e le packaging solutions, con tantissimi corsi specifici che possono essere seguiti da remoto. Proprio per supportare l’impiantista elettrico e l’elettricista sono stati pensati e organizzati approfondimenti tecnici e webinar in grado di supportarli nell’affrontare nuove esigenze a partire dalla digitalizzazione e dall’efficienza energetica senza ovviamente dimenticare di garantire una buona qualità dell’alimentazione, la continuità di servizio. In aggiunta sono sempre state disponibili guide e tutorial per semplificare il lavoro e consentire di rispondere in maniera puntuale alle esigenze della clientela.
Una gamma di UPS pensata per l’elettricista
Guardando sia alla graduale riapertura delle attività economiche sia alle attuali necessità di remote worker e studenti in DAD, gli elettricisti possono contare su Schneider Electric per offrire ai propri clienti soluzioni UPS che garantiscono operatività senza interruzioni. In particolare, la gamma EASY comprende prodotti versatili, di qualità elevata e in grado di gestire un ampio intervallo di tensioni e l’instabilità. Come sottolineato dal nome “easy”, si tratta di soluzioni caratterizzate da facilità di dimensionamento, installazione e utilizzo, ma con la garanzia di affidabilità e performance richieste dal mercato.
Ma lavorare da remoto ha fatto soprattutto apprezzare la possibilità di poter interagire e intervenire da remoto: il monitoraggio continuo massimizza il tempo di attività dell’impianto e permette la risoluzione dei problemi da remoto. Ed è qui che l’elettricista può fare la differenza proponendo importanti servizi aggiuntivi per garantire il controllo e la sicurezza dell’impianto. Ad esempio la presenza di una App consente di conoscere i dati in tempo reale da qualsiasi postazione abbia accesso alla rete (computer, smartphone, tablet).
Easy UPS SRVS è la nuova gamma di UPS online a doppia conversione che protegge i dispositivi critici e i carichi collegati da disturbi di alimentazione imprevedibili, come picchi, sovratensioni, blackout e cali di tensione. Con questa gamma di prodotti e con la sua offerta formativa, Schneider Electric si conferma quindi al fianco dei suoi partner elettricisti, in ogni momento.
L’autrice del blog: Alessia Varalda, ingegnere elettrotecnico
Alessia Varalda è ingegnere elettrotecnico, writing and editor consulting, fotografa e blogger.
Appena laureata si è dedicata alla realizzazione di impianti elettrici per poi spostarsi nel mondo delle energie rinnovabili che ama tantissimo. Ha avuto la possibilità di scrivere e seguire il mondo dell’energia tradizionale e rinnovabile grazie ad una casa editrice tecnica. Ha quindi deciso di seguire “l’elettricità” sotto punti di vista diversi. Per circa 13 anni si è occupata de “Il Giornale dell’Installatore Elettrico”, prima come redattore, poi come responsabile della rivista.
Ha seguito, coordinato e realizzato contenuti per altre riviste: Impianti + Rinnovabili, Tecnologie Elettriche, Percorsi Illuminazione e Tis (Il Corriere IdroTermoSanitario). Inoltre ha realizzato due monografie sulle rinnovabili dal titolo Sole Acqua Aria e Acqua. Si è occupata di energia, di illuminazione, di climatizzazione e di rinnovabili. Ha organizzato corsi di formazione, convegni ed eventi legati all’energia e all’integrazione.
Leggi tutti gli articoli di Alessia Varalda. Tag: Business continuity, Continuità operativa, Formazione, Gamma Easy, UPS
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