Il monitoraggio energetico è un processo essenziale per le aziende che desiderano ottimizzare i consumi, migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale.
di Luca Tiozzo Netti, Product Manager di Schneider Electric
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità straordinaria per le imprese italiane verso una maggiore efficienza energetica e il raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità. Supportato da incentivi fiscali, questo piano di incentivazione promuove l’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio energetico, riducendo i consumi di processi e strutture produttive e migliorando l’impatto ambientale.
L’importanza della digitalizzazione nel monitoraggio energetico
La digitalizzazione è al centro della Transizione 5.0: le reti elettriche moderne, caratterizzate dalla presenza di prosumer (produttori e consumatori di energia), richiedono un approccio sofisticato alla gestione dell’energia. Utilizzando strumenti avanzati per la raccolta e l’analisi dei dati, le aziende possono prendere decisioni informate per migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impronta di carbonio.
Da un lato pratico, per accedere agli incentivi della Transizione 5.0 è necessario seguire un processo di certificazione dei consumi che comprende:
- ex ante
una valutazione iniziale per stabilire il consumo energetico di una macchina (processo) o dello stabilimento (struttura produttiva) pre-intervento e quindi il risparmio energetico che si stima di raggiungere con l’intervento. I consumi energetici dovranno essere messi in relazione con la produzione, al fine di identificare gli indici di prestazione energetica (KPI o EnPI) e normalizzati in relazione alla “variazione dei volumi produttivi o delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico” (cfr. Decreto Legge n.19 del 2 marzo 2024, Art. 38, c. 9)
- ex post
“l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante” (ibidem) per confermare i risparmi ottenuti
Queste certificazioni devono essere realizzate da Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), Energy Service Company (ESCo) accreditate, ingegneri iscritti all’albo professionale nelle sezioni A e B o periti industriali iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
Questo livello di prestazione energetica dovrà essere mantenuto e dimostrato fino al quinto anno successivo a quello di completamento del progetto.
La Circolare Operativa di Agosto 2024 prevede che gli strumenti da utilizzare nella determinazione del risparmio energetico ai fini della Transizione 5.0 siano conformi alla normativa tecnica di settore e di tipo MID (ovvero conformi alla Direttiva EU 2014/32/UE). Le FAQ di Ottobre 2024 puntualizzano che:
- la misura della baseline di riferimento per la determinazione del risparmio energetico possa avvenire anche attraverso misuratori a bordo macchina non certificati (quindi non MID), gestiti e conservati attraverso sistemi informativi aziendali di produzione (es. MES);
- le misure puntuali per le certificazioni ex ante ed ex post possono essere effettuate tramite strumenti di misura «di adeguata classe di precisione, corredata da certificato di taratura in corso di validità».
(Cfr. MIMIT-GSE, FAQ Transizione 5.0 – Aggiornamento: 8 ottobre 2024)
10 step chiave per un monitoraggio energetico ottimale
Il monitoraggio energetico è un processo essenziale per le aziende che desiderano ottimizzare i consumi, migliorare l’efficienza operativa e ridurre l’impatto ambientale. Per raggiungere questi obiettivi, è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali, tra cui:
- Identificare gli obiettivi, per definire chiaramente come ridurre i consumi energetici e migliorare l’efficienza operativa
- Eseguire un audit energetico iniziale, per individuare i consumi principali di energia e le inefficienze, stabilendo una base per confrontare i miglioramenti futuri. La sola lettura del dato in bolletta potrebbe non essere sufficiente, poiché è essenziale identificare quanta energia viene destinata alla produzione, ai servizi generali e ai servizi ausiliari per poi passare a misure più capillari
- Installare dei dispositivi di monitoraggio dei principali vettori energetici WAGES (Acqua, Aria, Gas, Energia Elettrica e Vapore)
- Utilizzare sensori ambientali per monitorare temperatura, umidità e qualità dell’aria per comprendere meglio i fattori che influenzano il consumo energetico. Il risparmio energetico non dev’essere a discapito del comfort interno, come pure i sistemi HVAC non devono lavorare in eccesso rispetto al setpoint
- Installare analizzatori di Power Quality per rilevare disturbi, armoniche, buchi di tensione o sovratensioni che portano inefficienze operative sulla rete elettrica e interruzioni della produzione
- Creare un sistema centralizzato di gestione energetica, in grado di integrare i dati provenienti dalla produzione e di calcolare i relativi KPI
- Monitorare continuamente i consumi energetici per identificare tendenze e anomalie nel tempo, generando un database per confrontare le misurazioni anche a distanza di anni
- Analizzare i dati utilizzando strumenti avanzati di visualizzazione, suddividendoli per processi o centri di costo. La creazione di gerarchie per accorpare i consumi rende più semplice identificare le zone o i processi più energivori
- Implementare azioni correttive utilizzando allarmi e sistemi di gestione automatizzata degli eventi
- Verificare l’efficacia delle azioni correttive e rivedere gli obiettivi energetici periodicamente in base ai risultati ottenuti.
Soluzioni Schneider Electric per il monitoraggio energetico
“For Everyone who wants to start on their sustainability journey, we have this consistent piece of advice: it has to start with good quality data. It’s the only way to measure the progress and impact of sustainability progress.
Jean-Pascale Tricoire, Chairman di Schneider Electric.
Misura intelligente dei parametri elettrici
La gamma PowerLogic offre strumenti dedicati alla misurazione e dispositivi dotati di misura integrata.
Gli interruttori aperti, scatolati e modulari sono nativamente connessi e misurano internamente i parametri elettrici e di funzionamento utili sia al monitoraggio che alla manutenzione.
La misurazione dei parametri elettrici possono essere:
- Wireless e poco invasivi (gamma PowerTag) che oltre a registrare i dati energetici forniscono informazioni sull’operatività del sistema elettrico dando un segnale di allarme in caso di assenza di tensione
- Multifunzione (serie PowerLogic 3200) con classi di precisione avanzate, anche MID, per l’analisi di tutti i parametri elettrici, fino a modelli certificati per le misure di Power Quality (PM8000)
Trasformare i dati in informazioni
EcoStruxureTM Power Monitoring Expert (PME) è il software locale di monitoraggio per analisi energetiche avanzate con integrazione di dati provenienti anche da altri sistemi. I cruscotti personalizzabili permettono di creare KPI su misura per la corretta allocazione dei consumi in ogni situazione.
La piattaforma rende possibile:
- monitorare la rete elettrica, per garantire operazioni affidabili
- individuare le principali cause dei disturbi elettrici, fino al dettaglio della Power Quality
- generare report per ottenere la conformità allo standard ISO50001
- identificare i consumi energetici, suddividendoli per prodotto o processo
- prevedere il consumo energetico
Benefici del Monitoraggio Energetico
- riduzione dei costi energetici grazie all’identificazione delle aree di spreco e all’ottimizzazione dei consumi
- miglioramento dell’efficienza operativa per una maggiore affidabilità e uptime degli impianti
- conformità alle normative energetiche e ambientali
- riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento della sostenibilità ambientale
Implementando un sistema di monitoraggio energetico completo e integrato, le aziende possono ridurre i loro costi operativi e contribuire significativamente agli obiettivi globali di sostenibilità.
Un caso di successo: CAPP PLAST
Capp Plast, azienda che opera nel settore del packaging plastico, aveva la necessità di fare un revamping degli impianti per far fronte all’aumento di produttività e garantire al contempo efficienza energetica e sostenibilità.
L’azienda ha implementato soluzioni avanzate di gestione dell’infrastruttura, partendo dalla distribuzione elettrica Smart, fino all’adozione del software di monitoraggio Power Monitoring Expert.
La soluzione applicata ha permesso di ottimizzare la ripartizione dei consumi per linee produttive, eliminando gli sprechi e generando un risparmio di 1,4 GWh annui, corrispondenti a circa il 7% dei consumi dell’azienda.
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