Perché la digitalizzazione è la soluzione per superare la crisi energetica europea

Negli ultimi nove mesi la guerra in Ucraina ha destabilizzato i mercati energetici di tutto il mondo provocando una vera e propria crisi energetica. L’Unione Europea, grande importatrice di combustibili fossili russi, è quella che ha subito l’impatto maggiore.

A partire dal 2021, i prezzi al dettaglio dell’elettricità sono aumentati di quasi il 50%, mettendo una pressione senza precedenti su imprese e famiglie. Ci sono aziende che sono state costrette a sospendere temporaneamente le attività per far fronte all’impennata dei costi, altre sono fallite.

Come abbiamo scritto in un whitepaper pubblicato quest’anno, il piano europeo per l’energia RePowerEU – una serie di politiche incentrate sulla diversificazione delle forniture di gas, sull’aumento dell’uso delle energie rinnovabili e sul risparmio energetico – fornisce un insieme di provvedimenti per porre fine proprio alla dipendenza dai combustibili fossili russi, accelerando allo stesso tempo l’impegno per raggiungere l’obiettivo del Green Deal: emissioni nette zero di gas serra entro il 2030.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) prevede che, tra il 2022 e il 2027, l’Europa immetterà nella sua rete elettrica il doppio di energia rinnovabile rispetto a quanto fatto nei cinque anni precedenti. 

Ma per quanto sia essenziale pensare alla decarbonizzazione, si tratta di azioni che avranno conseguenze a lungo termine e che non aiutano le aziende ora che stanno lottando con le conseguenze dell’impennata dei prezzi dell’energia. Per questo è fondamentale migliorare l’efficienza dei consumi energetici ed è proprio qui che entra in gioco la digitalizzazione. 

Tenendo conto di questo contesto, questo post (il primo di una serie) si propone di aiutare i proprietari e i gestori di strutture commerciali e industriali ad affrontare questa crisi energetica.

Tutte le misure proposte si basano sull’utilizzo di tecnologie relativamente semplici, dal punto di vista tecnico, convenienti dal punto di vista dei costi e disponibili già da subito.

Come Schneider Electric usa gli strumenti digitali per aumentare l’efficienza energetica

Già da molti anni la nostra azienda ha introdotto, nelle nostre sedi in tutto il mondo, politiche di gestione dell’energia. Grazie a EcoStruxure, in dieci anni abbiamo ridotto del 35% il nostro consumo energetico.

Per le nostre sedi in Europa, tra cui anche l’unità produttiva Materiali di Installazione di Stezzano (Bergamo), abbiamo un team dedicato che aiuta a guidare e a misurare i progressi di ogni singolo stabilimento, in base a tre livelli di sviluppo: 

  • Bronzo: i sensori connessi inviano dati al software. 
  • Argento: l’efficienza energetica si misura attraverso cruscotti di reportistica ed analisi. Gli allarmi segnalano quando un processo ha bisogno di essere corretto. 
  • Oro: il monitoraggio dell’energia è integrato nei cicli di gestione globale del sito. Un team di riferimento si occupa di migliorare processi e performance (utilizzando anche i metodi Lean & Smart Manufacturing, in piena logica Industria 4.0), concentrandosi innanzitutto sulla riduzione degli sprechi. 

Nell’unità produttiva di Stezzano, grazie a questo approccio, il risparmio energetico è stato del 17%. 

Questo approccio sta portando a successi importanti in molti dei nostri stabilimenti europei. Ad esempio, uno di questi utilizza già una rete estesa di misurazione collegata a una soluzione integrata di gestione dell’energia e un sistema BMS (Building Management Systems).

La reportistica relativa al consumo energetico, conforme alla norma ISO 50001, sta aiutando il team che si occupa dell’efficientamento delle risorse dello stabilimento a stimare con precisione il ROI degli interventi per dare priorità alle azioni più urgenti e per verificare qual è effettivamente il risparmio rispetto alle previsioni.

Sono tante le iniziative basate sull’analisi dei dati di consumo che ci hanno aiutato a risparmiare energia e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili; tra queste, la creazione di allarmi automatici che avvisano il personale che si occupa della manutenzione se i compressori consumano troppa energia.

Il monitoraggio e il controllo integrato hanno permesso di migliorare le prestazioni del BMS. È stata potenziata l’illuminazione a LED. Il funzionamento start/stop di tre caldaie è stato ottimizzato con un risparmio del 50% del consumo di gas. Inoltre, sono stati installati degli inverter a velocità variabile che controllano automaticamente la ventilazione in base ai livelli di CO2 misurati. 

La gestione dell’energia è ora al centro della strategia operativa. La condivisione dei report con i risultati raggiunti, avviene tra i diversi team, durante incontri organizzati regolarmente. Viene verificato che siano mantenute costanti le prestazioni energetiche e quelle delle apparecchiature. Il top management tiene traccia dei KPI per tenere sempre sotto controllo quanta energia viene consumata rispetto a quella prodotta. E visto che questo approccio ha portato risultati velocemente, sono previsti ulteriori interventi di decarbonizzazione con l’installazione di sistemi di produzione di energia geotermica e solare.

Tutte le best practice vengono inoltre sempre condivise con altri stabilimenti per aiutarli a raggiungere a loro volta il livello di “Gold”.

La tua azienda può raggiungere questo tipo di risultati? Sì! Queste sono tre misure che puoi adottare subito per ottenere un risparmio di energia e costi, rispettando al contempo i decreti che progressivamente il Governo ha introdotto anche in Italia.

Crisi energetica: tre misure di emergenza per ridurre i consumi e i costi

La nostra priorità è aiutare i nostri clienti europei a resistere alla crisi. Abbiamo sviluppato misure di emergenza a breve termine basate su strategie e soluzioni collaudate che utilizziamo già con successo nei nostri stabilimenti e in quelle di centinaia di clienti in tutto il mondo.

Misura 1: misurare e monitorare. Misura i consumi della tua azienda. Se necessario, installa contatori di energia (se sfrutti sistemi wireless è particolarmente conveniente) e un sistema di gestione dell’energia in loco o basato sul cloud. 

Misura 2: automatizzare e controllare. Installa un sistema di controllo del tuo stabilimento, se non ne hai già uno. Un kit preconfigurato, ad esempio, ha costi accessibili. Ottimizza il tuo BMS, imposta la modalità “eco” per una maggiore efficienza. Considera anche di utilizzare un software per microgrid per ridurre in maniera più efficace i carichi.

Misura 3: analizzare e ottimizzare. Sfrutta i report energetici per eseguire analisi e report in tempo reale, gestire gli allarmi e prevedere quale sarà il consumo energetico.

La combinazione di tutte o della maggior parte di queste misure può aiutarti a ottimizzare i consumi e a ridurre le bollette dell’elettricità. Puoi iniziare a farlo ora con la nostra guida online “Tre misure di emergenza per la crisi energetica europea”.

Questo post è stato pubblicato in originale sul blog global di Schneider Electric.

Gli autori del post: Andre Marino e Matteo Verdoni

Andre Marino è Senior VP, Digital Buildings di Schneider Electric. Matteo Verdoni è invece EcoStruxure Transfo & Digital Energy Marketing Manager di SchneiderElectric Italia

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