Il concetto di economia circolare o circular manufacturing sta guadagnando sempre più attenzione nell’industria manifatturiera. In un’epoca in cui le risorse sono sempre più scarse, e i costi logistici sempre meno sostenibili, le aziende stanno cercando di adottare modelli di produzione a minore impatto ambientale ed energetico per ridurre l’impatto ambientale e creare una maggiore resilienza nella catena di approvvigionamento.
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Dalle aziende manifatturiere di tutto il mondo ci si aspetta che compiano progressi concreti e rapidi verso obiettivi di sostenibilità e circolarità. Non deve quindi sorprendere che il 90% delle aziende Fortune 500 pubblichi già rapporti di sostenibilità e che il 20% si impegni formalmente a raggiungere il net-zero nelle operations.
Ma questo non è più sufficiente.
Utilizzare le energie rinnovabili e ridurre il consumo energetico, non basta più. Per rendere le loro operazioni davvero sostenibili, le aziende devono ridurre anche lo spreco di materiale e abbracciare l’economia circolare. Non solo, devono anche fare proprio il concetto di “beni riparabili” per prolungare il loro ciclo di vita. La prospettiva “ridurre, riutilizzare e riciclare” unita alla ri-progettazione dei prodotti, affinché nascano già con la possibilità di essere riutilizzata è diventata lo scopo di fondi di investimento finalizzati alla circolarità.
Ma raggiungere obiettivi come la riduzione delle emissioni inquinanti, la circolarità e la riparabilità può essere una sfida, soprattutto nel settore manifatturiero. Per decenni questioni essenziali come l’elevato consumo energetico, la crescente produzione di rifiuti industriali e la riduzione delle emissioni di CO2 sono state messe in secondo piano.
La sostenibilità è una questione multidimensionale
Per le aziende, il passaggio verso “operazioni decarbonizzate” e a bassa produzione di rifiuti deve essere una priorità assoluta. Questo però significa adeguare le attrezzature per mettere in atto i cambiamenti strutturali e di processo necessari ma senza fermare la produzione.
Un recente documento del MIT Technology Review Insights illustra come grandi aziende internazionali come Castrip, Doosan Bobcat, Renault Trucks, Nestlé, Johnson & Johnson e Schneider Electric stiano trovando modi innovativi e a basso costo per affrontare le sfide della sostenibilità. Il rapporto evidenzia inoltre alcune delle migliori pratiche che queste multinazionali utilizzano per ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 e aderire alla circolarità con successo.
Circular manufacturing: 4 azioni che le aziende devono attuare subito
Le aziende intervistate hanno adottato una serie di azioni per rafforzare la sostenibilità delle loro attività. Tra questi ci sono:
- Diversificazione delle fonti energetiche, allontanandosi dall’elettricità basata sui combustibili fossili.
- Sviluppo di microgrid a complemento della produzione propria di energia.
- Miglioramento dell’efficienza della manutenzione delle apparecchiature e dell’ottimizzazione dei processi grazie a una migliore analisi dei dati e a sensori basati sull’Internet of Things (IoT).
- Modernizzazione delle linee di produzione per ridurre il consumo di materie prime e aumentare le prestazioni delle macchine esistenti.
Due esempi virtuosi: Castrip e Johnson & Johnson
Grazie a questo nuovo approccio, Castrip, ad esempio, ha registrato una drastica riduzione delle emissioni di CO2. Ha convertito l’acciaio liquido in sottili nastri metallici per applicazioni industriali, automobilistiche e edilizie. Ha ridotto le emissioni dell’80%-85% rispetto ai competitor che utilizzano metodi tradizionali di lavorazione come il processo di “laminazione a freddo”.
La manutenzione basata sulle condizioni di funzionamento ed efficienza delle apparecchiature ha permesso inoltre all’azienda di prolungare la durata di vita degli impianti di produzione e di ridurre i guasti e i tempi di inattività. Questo significa una maggiore efficienza operativa ed elettrica, un uso dei materiali ottimizzato e la riduzione dell’impronta di carbonio.
L’azienda di beni di consumo Johnson & Johnson, un altro intervistato da MIT Technology Review Insights, ha utilizzato sensori per gestire i pannelli solari e implementare la riduzione delle acque reflue. Di conseguenza, ha ridotto i costi energetici medi della sua linea di produzione modernizzata del 20-25%.
La diffusione di queste tecnologie rappresenta il primo passo nel percorso dell’economia circolare. L’obiettivo a lungo termine dei produttori che lavorano per raggiungere net zero richiede il raggiungimento di due obiettivi condivisi:
- Aumentare la consapevolezza su quante emissioni produce l’intera catena di fornitura di un’azienda.
- Riorientare il proprio modello di business sulla base dei principi dell’economia circolare.
Il valore aggiunto di Schneider Electric: servizi di circolarità e riparabilità EcoFit
Schneider Electric supporta le aziende manifatturiere impegnate ad applicare le migliori pratiche di circolarità, riparabilità e decarbonizzazione attraverso molteplici offerte di servizi. Queste includono:
Servizi di retrofit
I centri di assistenza EcoFit, orientati alla circolarità, progettano soluzioni di retrofit pre-ingegnerizzate che adattano i moderni componenti digitali alle installazioni esistenti degli utenti finali. In molti casi, l’installazione sul campo di questi componenti può essere effettuata in meno di due ore, senza richiedere l’interruzione completa dell’installazione. Questo riduce al minimo l’impatto sulle operazioni in corso. Inoltre, la capacità di queste soluzioni di retrofit di connettersi e comunicare aggiunge ulteriore valore aziendale, poiché le apparecchiature possono essere monitorate in tempo reale.
Servizi di ristrutturazione
Invece di buttare e sostituire sistemi che funzionano per 20-30 anni, i prodotti infrastrutturali essenziali possono ora essere rinnovati a costi contenuti secondo gli standard di qualità del produttore per soddisfare gli attuali standard di prestazione del mercato. Le infrastrutture energetiche come le apparecchiature di comando, ad esempio, possono essere recuperate e fornite di una seconda vita. Questo riduce al minimo gli sprechi e massimizza l’efficienza. Inoltre, queste vecchie unità sono configurate con sensori che consentono agli utenti di usufruire di piani di servizio di manutenzione predittiva e di monitorare da remoto 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Servizi di riparazione
Quando i componenti sono costruiti per essere facili da riparare anziché da buttare, le materie prime vengono conservate e la loro vita utile si allunga. Storicamente, in assenza di pezzi di ricambio facilmente reperibili, le apparecchiature industriali che necessitano di semplici riparazioni sono state sostituite da costose apparecchiature nuove. Questo approccio comporta inutili sprechi di materiale e costi più elevati. Le soluzioni di riparazione che adottano strategie innovative per i pezzi di ricambio offrono un’alternativa molto più conveniente per le aziende, contribuendo al contempo alla circolarità.
Servizi di riciclaggio
Se un possessore di apparecchiature elettriche, come i quadri elettrici, contenenti gas SF6 non le smaltisce correttamente, l’organizzazione è passibile di multe e procedimenti legali. L’SF6 è un gas a effetto serra con una vita atmosferica di 3.200 anni e con un impatto sul riscaldamento globale 23.500 volte superiore a quello della CO2. Sono ora disponibili servizi chiavi in mano che trattano le apparecchiature elettriche obsolete e il riciclaggio e/o lo smaltimento sicuro dell’SF6 a processo chiuso. Questi servizi aiutano le organizzazioni a rispettare gli standard normativi e a raggiungere una maggiore sostenibilità.
Questi servizi di circolarità sono integrati nell’approccio EcoFit di Schneider Electric. Questa proposta di valore totale si applica all’intero ciclo di vita dei prodotti Schneider Electric e mira a eliminare gli sprechi fino al 90%. Il nostro obiettivo è aiutare i produttori a sfruttare al meglio gli asset esistenti, in modo da ridurre collettivamente il nostro impatto sulle risorse, sui materiali e sui cambiamenti climatici causati dalle emissioni di carbonio.
Per saperne di più, visita la nostra pagina web EcoFit o scarica il documento MIT Technology Review Insights “Gestione delle apparecchiautre e sostenibilità“.
Questo blog post è stato pubblicato in originale sul blog global di Schneider Electric.
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