Gli aeroporti svolgono un ruolo chiave nella decarbonizzazione del settore aereo. Adottando strategie sostenibili e certificazioni come l’Airport Carbon Accreditation, possono ridurre le emissioni di CO₂, migliorare l’efficienza operativa e rispondere alle crescenti esigenze ambientali.
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L’industria dell’aviazione si è impegnata a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, l’intero settore deve accelerare gli sforzi di decarbonizzazione, promuovendo anche la transizione verso aeroporti più sostenibili. Attualmente, il comparto è responsabile di circa il 2,5% delle emissioni globali di CO₂ ed è una delle fonti di emissione in più rapida crescita, trainata dall’aumento della domanda di voli. Se non verranno adottate misure significative per migliorare la sostenibilità ambientale, le emissioni di gas serra potrebbero aumentare fino al 300% rispetto ai livelli del 2005.
Gli aeroporti sono un elemento centrale dell’ecosistema dell’aviazione e devono essere inclusi in qualsiasi piano di decarbonizzazione del settore. È essenziale che riducano le proprie emissioni Scope 1 e 2 e collaborino con stakeholder esterni per limitare le emissioni Scope 3, che rappresentano oltre il 90% dell’impronta di carbonio di un aeroporto.
Sebbene le preoccupazioni ambientali siano il principale motore della decarbonizzazione, le iniziative di sostenibilità vanno oltre la semplice riduzione delle emissioni. Rendono gli aeroporti anche conformi alle normative del settore e governative, rispondono alle richieste delle comunità per infrastrutture più verdi e migliorano l’efficienza operativa.
Un programma di certificazione per la gestione delle emissioni di carbonio negli aeroporti
Esistono numerosi standard e framework per il reporting della sostenibilità, che sono spesso un elemento di complessità per gli operatori aeroportuali. Per semplificare il percorso verso pratiche più sostenibili, molti aeroporti in tutto il mondo hanno adottato l’Airport Carbon Accreditation (ACA). Questo programma offre un quadro strutturato e strumenti utili per gestire e ridurre l’impronta di carbonio, allineandosi agli obiettivi climatici globali. Basato su metodologie internazionalmente riconosciute, l’ACA può essere adattato in base alle dimensioni, alla posizione geografica e ai requisiti normativi specifici di ciascun aeroporto.
Gli aeroporti possono ottenere la certificazione ACA a diversi livelli, a condizione di soddisfare i criteri richiesti. Il programma prevede un percorso graduale con impegni crescenti, ma lascia flessibilità agli aeroporti che possono scegliere da che livello cominciare e quanto avanzare, al proprio ritmo.
- Livello 1: Mapping – Misurazione dell’impronta di carbonio.
- Livello 2: Reduction – Gestione delle emissioni di carbonio per ridurre l’impronta ambientale.
- Livello 3: Optimization – Coinvolgimento di terze parti per la riduzione delle emissioni.
- Livello 3+: Neutrality – Neutralità carbonica per le emissioni dirette attraverso compensazione.
- Livello 4: Transformation – Trasformazione delle operazioni aeroportuali e collaborazione con i partner commerciali per ridurre le emissioni assolute.
- Livello 4+: Transition – Compensazione delle emissioni residue.
- Livello 5: Net zero – Equilibrio netto sulle emissioni Scope 1 e 2 e impegno attivo nella riduzione delle emissioni Scope 3, con compensazione delle emissioni residue.
Questo approccio progressivo aiuta gli aeroporti a migliorare la sostenibilità in modo strutturato, promuovendo una riduzione efficace delle emissioni di gas serra.
Accelerare il percorso verso la sostenibilità con il supporto di esperti del settore
Gli aeroporti possono ridurre più facilmente l’impronta di carbonio e raggiungere gli obiettivi ACA adottando soluzioni di sostenibilità end-to-end e collaborando con esperti di decarbonizzazione del settore aeronautico. Ad esempio, per ottenere il Livello 1 dell’ACA, gli aeroporti devono monitorare i propri consumi energetici. Sebbene non sia obbligatorio, l’uso di soluzioni digitali per la raccolta e l’analisi dei dati semplifica notevolmente questo processo, fornendo visibilità sui consumi e individuando le aree in cui ridurre gli sprechi. Inoltre, queste tecnologie permettono di realizzare un’analisi dettagliata dell’impronta di carbonio, fornendo una base di riferimento per le future azioni di miglioramento.
Per raggiungere il Livello 2, gli aeroporti devono sviluppare una roadmap per ridurre le emissioni Scope 1 e 2. Il supporto di esperti in decarbonizzazione consente di definire un piano su misura, individuando le strategie più efficaci, come l’ottimizzazione dell’efficienza dei sistemi HVAC o l’incremento dell’uso di fonti rinnovabili.
Il Livello 3 impone l’inclusione di alcune emissioni Scope 3, ovvero quelle derivanti da attività esterne ma strettamente legate alle operazioni aeroportuali. Per questo, è fondamentale migliorare la comunicazione con gli stakeholder. Un programma che coinvolga i fornitori può aiutare gli aeroporti a sensibilizzare e supportare i partner nella riduzione della propria impronta di carbonio attraverso strumenti di gestione climatica. Il Livello 3+ richiede inoltre la compensazione delle emissioni residue Scope 1 e 2.
Il Livello 5 rappresenta l’apice della sostenibilità aeroportuale. Per ottenerlo, gli aeroporti devono ridurre almeno del 90% le emissioni assolute di CO₂ nelle Scope 1 e 2, oltre a sviluppare una roadmap per raggiungere il net zero nelle Scope 3 entro il 2050. Questo traguardo richiede azioni decisive, tra cui l’investimento in metodi avanzati di riduzione del carbonio per compensare le emissioni residue.
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Questo post è stato originariamente pubblicato sul blog internazionale di Schneider Electric.
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