Il turismo esperienziale sta diventando il motore dell’innovazione per le aziende vitivinicole. La digitalizzazione dei metodi di coltivazione e vinificazione accompagna l’evoluzione degli spazi delle cantine, che sono sempre più in grado di trasmettere l’emozione e i valori del “buon vivere” italiano
Indice degli argomenti
L’industria vinicola italiana è in continua evoluzione, spinta dall’innovazione e dalla necessità di adottare pratiche sostenibili. Un esempio tangibile di questo progresso è rappresentato dalla “Cantina del Futuro”. Si tratta di un progetto sviluppato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) insieme a vari partner, tra cui Schneider Electric, focalizzato sull’efficienza e la sostenibilità della produzione di vino.
Il progetto vuole migliorare l’efficienza del processo produttivo nelle cantine attraverso l’innovazione e la sostenibilità. Ma vuole anche affrontare sfide cruciali come il raggiungimento degli SDGs dell’Agenda di Parigi e l’adeguamento ai criteri ESG. Tra gli obiettivi principali della Cantina del Futuro ci sono la promozione della trasparenza e dell’etichettatura corretta dei prodotti. Questo passaggio è fondamentale per contrastare fenomeni come il greenwashing e garantire la genuinità delle pratiche sostenibili adottate.
Le sfide di un settore che esprime l’eccellenza italiana
Il settore vitivinicolo italiano si trova infatti di fronte a diverse sfide che richiedono un’attenzione immediata e soluzioni innovative. Una delle sfide principali è rappresentata dal cambiamento climatico, che ha un impatto significativo sulla produzione di uve e sulla qualità del vino. Le variazioni delle temperature e i fenomeni meteorologici estremi possono influenzare la maturazione delle uve e la resa in vigneto, mettendo a rischio la stabilità del raccolto, della vinificazione e in ultima analisi della produzione della stagione.
L’evoluzione delle preferenze dei consumatori e l’aumento della concorrenza globale, inoltre, pongono ulteriori sfide per le cantine italiane. I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità, alla trasparenza e alla qualità del prodotto. Vogliono vivere un’esperienza completa, nella quale la visita alla cantina diventa un’occasione per immergersi nella cultura di un luogo e assaporarne tradizioni, sapori e gusti. Questo trend spinge le cantine non solo ad adottare pratiche più attente all’ambiente, ma anche a dotare le cantine di spazi dedicati alla ristorazione, alla ricettività, agli eventi. Difatti, il numero di turisti italiani che ha visitato i luoghi del vino è passato dal 60% del 2021 al 77% del 2025 (ricerca realizzata da Roberta Garibaldi, Università di Bergamo).
Lo sviluppo tecnologico per rendere le cantine a prova di futuro
La “Cantina del Futuro” si presenta come una risposta innovativa e sostenibile a queste sfide. Attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia e pratiche di produzione attente all’ambiente, ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la qualità della produzione vinicola italiana, e di promuovere la cultura del “buon bere e ben mangiare”, mettendo le cantine al centro dello sviluppo del turismo eno-gastronomico.
È per questo che sempre più produttori si affidano a soluzioni per la digitalizzazione della vigna, come micro-stazioni metereologiche, sensori di umidità e acidità del terreno. Particolare attenzione va ai filari delle vigne, che vendono dotati di sensori in grado di misurare il grado di salute della foglia. Il tutto viene riportato a cruscotti di controllo centralizzati, a disposizione dell’agronomo e dell’enologo, allo scopo di mitigare gli effetti del clima.
Anche la cantina si può avvalere della digitalizzazione della vinificazione: non si tratta di snaturare un processo millenario, che oltretutto rappresenta una tradizione radicata nel luogo e nella sua storia. Per garantire che il vino continui ad essere fatto come lo facevano i nostri padri, ora le cantine vanno climatizzate, le vasche di fermentazione vanno controllate quanto a CO2 e temperatura, l’ambiente-cantina va monitorato continuamente. Questo significa digitalizzare la cantina: riportare i sensori ad una piattaforma accessibile dall’enologo, il quale possa controllare che il processo avvenga nel rispetto del disciplinare e dell’arte propria dell’enologo.
La cantina diventa un hub esperienziale
Le cantine italiane si stanno evolvendo da semplici luoghi di produzione a veri e propri hub esperienziali. Il vino non è più solo un prodotto da vendere, ma diventa il fulcro di un racconto che coinvolge territorio, cultura e persone. Sempre più aziende vitivinicole investono in accoglienza, design, formazione e digitalizzazione per offrire esperienze immersive che attraggano turisti da tutto il mondo. Degustazioni guidate, percorsi sensoriali, eventi tematici e collaborazioni con realtà gastronomiche locali diventano strumenti strategici per differenziare l’offerta e generare valore. In questo scenario, il turismo eno-gastronomico non è solo una tendenza, ma una leva di sviluppo sostenibile e competitivo per il settore vitivinicolo.
Per realizzare questo passaggio fondamentale non basta un buon lavoro di riqualificazione architettonica e di marketing eno-gastronomico. È opportuno digitalizzare tutti gli elementi tecnologici, spesso nascosti, che alimentano l’esperienza di benessere degli ospiti: luci, temperatura degli ambienti, umidità, CO2 (soprattutto nei locali adibiti a cantina), oscuranti. Con un sistema di automazione dell’edificio è possibile creare una control room che integra tutti questi elementi nel sistema di controllo della centrale termica e dei sensori posti nelle vigne. In questo modo la proprietà e i gestori possono agire sulle variabili del sistema in modo rapido, sulla base dei dati o degli scenari voluti, ed anche in modalità remota.
Il Ruolo di Schneider Electric
Schneider Electric supporta le aziende vinicole nell’adozione di soluzioni digitali e sostenibili. Attraverso EcoStruxure for Food and Beverage, Schneider Electric offre strumenti per ottimizzare l’efficienza produttiva, ridurre le emissioni di CO2 e garantire la tracciabilità dei processi, contribuendo così alla competitività e alla sostenibilità del settore. Attraverso EcoStruxure for Building, l’azienda propone soluzioni per la digitalizzazione dell’energia e l’automazione del controllo di luci, temperatura, CO2 e umidità degli ambienti, anche tecnici.
La Cantina del Futuro rappresenta una visione ambiziosa per il futuro del settore vitivinicolo italiano, in cui l’innovazione e la sostenibilità si incontrano per creare un’eccellenza senza precedenti. Grazie a progetti come questo e alla collaborazione di partner chiave come Schneider Electric, il settore è destinato a raggiungere nuovi traguardi, garantendo un futuro più sostenibile per tutti gli attori coinvolti.
Aggiungi un commento