Una proposta della Commissione europea sui gas fluorurati renderebbe la nostra elettricità più verde. Ecco cosa prevede anche per i gas a effetto serra come l’SF6.
La Commissione Europea sta lavorando ad una nuova proposta in materia di gas fluorurati ad effetto serra come l’SF6. Cosa prevede?
Un nuovo pacchetto di Bruxelles include una proposta per il settore elettrico che prevede l’abbandono dell’utilizzo di gas fluorurati ad effetto serra come l’esafluoruro di zolfo (SF6). Quest’ultimo pacchetto riconosce il fatto che, se desideriamo un’elettricità realmente sostenibile, è fondamentale eliminare l’impiego degli F-Gas rapidamente.
Quali sono i problemi legati all’impiego degli F-Gas e SF6 in particolare?
I gas fluorurati sono gas ad effetto serra (GHG) prodotti dall’uomo che hanno un’ampia impronta di carbonio e contribuiscono al riscaldamento globale. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni industriali, tra cui apparecchiature di refrigerazione e condizionamento, applicazioni mediche e apparecchiature elettriche.
L’esafluoruro di zolfo è l’F-gas ad effetto serra più potente di tutti, con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) pari a 25.200 volte quello dell’anidride carbonica. È stato utilizzato per decenni nei commutatori di media tensione, apparecchiature elettriche incredibilmente comuni con una lunga durata di vita fino a quasi 30 anni. L’SF6 rappresenta l’opzione preferita per i quadri elettrici perché non è tossico, è stabile e fornisce una soluzione affidabile, performante ed economica per l’isolamento elettrico e l’interruzione di corrente.
Ma il suo grave impatto sull’ambiente non può più essere ignorato ed è quanto la UE sta riconoscendo con la sua nuova proposta normativa.
Ma i gas fluorurati come l’SF6 non sono già regolamentati in Europa?
In qualche modo sì, ma non per ogni applicazione. Alcune normative esistenti in Europa e in altre parti del mondo riguardano il monitoraggio, la comunicazione e il recupero dei gas fluorurati. La UE ha adottato due atti legislativi per ridurre gli F-Gas: il Regolamento F-Gas, che prevede una riduzione graduale degli idrofluorocarburi (HFC) finalizzata a ridurre le emissioni di gas fluorurati e attenuare il surriscaldamento globale, e la direttiva MAC specifica per le autovetture. In particolare, l’SF6 è già stato vietato nella UE in base al Regolamento F-Gas, tranne in settori dove le alternative disponibili sono limitate come nel settore dell’elettricità.
Cosa è cambiato per rendere possibile il superamento dell’SF6 nelle apparecchiature elettriche?
Il punto è che ora possiamo. Non esiste più una barriera tecnologica per eliminare il gas SF6 dagli impianti elettrici di media tensione. Inoltre, non è più necessario utilizzare altri gas fluorurati per sostituire l’SF6 poiché potrebbero presentare rischi sconosciuti o essere soggetti ad altre legislazioni in futuro.
Schneider Electric è riuscita a superare l’utilizzo di gas SF6 grazie ad una nuova tecnologia basata sull’utilizzo di aria secca pressurizzata, sviluppando una combinazione innovativa di interruzione in vuoto e isolamento in aria, due tecnologie collaudate ed estremamente affidabili.
I nuovi quadri di media tensione interamente privi di SF6 rappresentano una scelta migliore non solo per l’ambiente, ma anche in termini di sicurezza operativa, da sempre prioritaria, per noi. In aggiunta, vediamo grandi miglioramenti nella facilità di manutenzione, nel trattamento di fine vita, nelle funzionalità e nelle sue prestazioni, per non parlare della conformità a future policy.
La policy della UE come influisce sugli utenti dei quadri elettrici in media tensione?
La proposta della UE offrirà grandi benefici ai suoi diretti interessati, procurando disagi minimi. Questo perché prodotti senza SF6 come i nostri, che utilizzano al 100% aria pura, offrono gli stessi benefici dei quadri elettrici tradizionali, ovvero prestazioni elevate in dimensioni compatte. Un altro aspetto importante per gli utenti è la riduzione dei costi totali di gestione, grazie ad una più lunga durata delle apparecchiature.
Prendiamo ora in esame alcuni settori interessati.
- Buildings. Gli edifici – sia ad uso commerciale che industriale – devono rispettare severi standard in termini di sostenibilità. L’utilizzo di quadri elettrici senza SF6 è un’opportunità per soddisfare questi obiettivi ed impegnarsi per ottenere riconoscimenti quali la certificazione LEED. Inoltre, gli edifici stanno già passando dalla bassa alla media tensione per supportare la ricarica veloce dei veicoli elettrici con prodotti privi di gas SF6 fin da subito.
- E-mobility. Scegliendo un veicolo elettrico si sta già compiendo una scelta “green”. I quadri elettrici di media tensione senza SF6 offrono un’esperienza di ricarica dei veicoli elettrici ancora più ecologica presso i punti di ricarica, che possono così soddisfare i requisiti di standard legati alla sostenibilità.
- Reti elettriche. Stiamo decarbonizzando l’intera catena del valore dell’elettricità, non solo in termini di generazione, migrando ad una rete che sia maggiormente sostenibile. Quando si integrano i DER è quindi logico che si utilizzino quadri elettrici “green”, soprattutto con una tecnologia progettata appositamente per le reti del futuro che includono molte più fonti rinnovabili e operazioni di commutazione più frequenti.
- Data center. Sono una delle tipologie di edifici ad uso intensivo di energia. Innovazioni tecnologiche come i quadri elettrici di media tensione privi di gas SF6 permettono ai data center di ridurre la loro impronta GHG.
Il momento è arrivato: innovation is the air!
Questo post è stato pubblicato originariamente sul blog global di Schneider Electric.
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